Sempre a fronte alta – Ultras…due punto zero…

Rubrica di Paolo Rizzo

La scorsa settimana è stata abbastanza movimentata sul fronte europeo. Cogliendo infatti l’occasione delle sfide di coppa, molte tifoserie si sono mobilitate per ritagliarsi un ambito di visibilità oltre confine, qualora ce ne fosse bisogno. Belle cooreografie e stadi pieni ci sono stati mostrati dalle TV e chissà quanti riampianti hanno avuto i tifosi nostrani nel pensare invece agli ampi spazi vuoti segnalati puntualmente nei nostri stadi….

Dietro le quinte dei verdi prati, segnaliamo una forma di antipatia che sembra colpire i laziali da più parti anche in Europa.

Proprio in occasione del viaggio a Francoforte, hanno trovato un accoglienza non certo amichevole, complice anche una rappresentanza bergamasca, che ha contribuito a far salire la tensione avverso i colori biancazzurri. Si sono così registrati tafferugli nei pressi dello stadio e nel centro cittadino che fortunatamente non hanno avuto gravi conseguenze, anche se qualche romano se l’è dovuta dare a gambe levate per evitare maggiori rischi. Qualcuno dice che i tedeschi hanno riempito la città di adesivi avverso i laziali, sia in lingua tedesca che italiana, che già lasciavano presagire un bel benvenuto…

Al ritorno dal viaggio, la risposta degli ultras capitolini è stata riassunta in un lungo striscione esposto sul ponte Milvio in occasione dell’ultimo Lazio-Fiorentina che in sintesi bacchettava proprio la presenta atalantina in curva tedesca con tanto di striscione esposto.

Diciamo che dopo l’antipatia bulgara, (fresco era il ricordo degli striscioni esposti del CSKA Sofia) i laziali si sono guadagnati anche quella tedesca….ed hanno mantenuto quella bergamasca.

Continua sotto traccia (o quasi) la polemica fratricida in casa Juventus.

A seguito dei cori contro la città di Napoli in occasione dello scorso confronto presso lo stadio Olimpico di Torino, i True Boys (anch’essi bianconeri ma di origine campana), in rappresentanza dei numerosi tifosi del sud Italia, hanno invitato i capi della Sud a moderare i termini ed a limitarsi a spostare il tiro in ambito sportivo senza far degenerare le offese sul piano sociale, considerata la grande rappresentanza dei tifosi meridionali a supporto della squadra sabauda.

La risposta del club leader della Sud ovvero Tradizione Antichi Valori, non si è fatta attendere. Nel rifiutare qualsiasi tipo di “consiglio” circa le modalità del tifo da attuare, Tradizione Antichi Valori si è spinta nel disconoscere l’esistenza degli stessi True Boys tra i gruppi presenti sui gradoni dello stadio, accusandoli di essere soltanto dei provocatori con contatti in” questura”.

Da lì è partito un ping pong di minacce ed offese tra i due gruppi, con tanto di registrazione telefonica, il cui file audio è finito finanche sui giornali, e dirette su facebook.

Chiaramnete sono già scattate le indagini e gli appostamenti della Piesse.

Aldilà della considerazione che oramai le Curve non sono altro che polveriere pronte ad esplodere al loro interno, in qualsiasi momento e spesso per motivi che nulla hanno a che vedere con la semplice passione per la propria maglia, cè da sottolineare come questa continua voglia di confronto che si esprime sui social è inqualificabile e non certo riconducibile a sbandierata mentalità….da ultra, che di solito camminano in ordine sparso ed incappucciati.

Per ritornare alla tifoseria bergamasca, segnaliamo che continua ad oltranza la protesta di solidarietà al Bocia ovvero Claudio Galimberti, capo indiscusso della tifoseria atalantina ed autentico recordman di diffide, denuncie, divieti e processi.

I suoi compagni di stadio non hanno mai smesso di difenderlo e di aiutarlo nei numerosi processi subiti, ma al contempo, la giustizia italiana non ha mai avuto un attimo di esitazione nel continuare a comminargli pene e supplizi vari….

Chi lo sa chi si stancherà prima se il giudice o il Bocia….

Intanto nel prepartita di Atalanta-Sampdoria in tremila hanno sfilato per le vie di Bergamo avverso l’ltima quinquennale diffida.

Scontri e momenti di tensione sono stati registrati a Cagliari in occasione del match tra i sardi ed il Bologna.

Sassaiole, bengala e cinghiate hanno riempito il tempo prima della partita ed alla fine due tifosi rossoblu sono stati costretti a tornare a casa malconci e scontenti finanche del risultato della loro squadra, sconfitta per due a zero. Magari la prossima volta andrà meglio, magari in Costa Smeralda…

Non ha avuto molta presa l’iniziativa lanciata a Catania che prevedeva la vestizione dei supporters in maglia nera a significare la morte della giustizia sportiva in risposta alla definitiva bocciatura di riammissione tra i cadetti dei rossazzurri….e meno male per loro che quei pochi che si sono presentati allo stadio in tenuta scura non hanno portato attasso sul risultato finale …sennò sai che timpulate…

In casa rosanero continuano ad arrivare una pioggia di diffide e se i conti non sono sbagliati siamo già arrivati a circa 40 provvedimenti già dall’inizio dell’anno, tutti per episodi (tranne la zuffa di Salerno) risalenti all’anno passato….

Come dire…per quest’anno ancora “nuddu c’ha misu manu…

Paolo Rizzo

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