Diario di viaggio: da Dublino a Catanzaro per amore del Palermo 

Otto ore in aereo, distribuite su quattro voli diversi; dodici ore di attesa accumulate in scali italiani ed esteri prima dei vari imbarchi; duecento chilometri percorsi su gomma sulle strade di Lombardia e Calabria: sono i numeri che raccontano il recente viaggio di chi scrive, da Dublino a Catanzaro, al seguito della squadra rosanero, articolatosi tra giovedì 25 e sabato 27 gennaio.

Un percorso a tappe che ha richiesto, tra le altre cose, due giorni di ferie, data la collocazione temporale della partita, non certo ideale, in un venerdì lavorativo.

La preparazione di questa trasferta non semplice sul piano logistico ha richiesto una decina di giorni, tra voli e pernottamenti da organizzare; pochi giorni prima del match, peraltro, la sorprendente decisione assunta dal Catanzaro Calcio, di concerto con le autorità competenti, di non prevedere la vendita online dei biglietti della partita, aveva rischiato di mandare tutto all’aria, con buona pace delle prenotazioni di aerei e alberghi già staccate.

Alla fine, la rete di tifosi sparsi sul territorio, ci è venuta in soccorso, consentendoci di acquistare il tagliando in delega presso un punto vendita autorizzato della Lombardia.

E, proprio con il gruppo di tifosi partiti per la Calabria da Milano e dintorni per l’occasione, ci siamo ritrovati venerdì mattina, per una bella giornata all’insegna della convivialità, fuori e dentro lo stadio. Un prologo di questo incontro, in realtà, c’era già stato giovedì sera, nella rosticceria “Zio Michele” di Sesto San Giovanni, storico ritrovo pre e post gara dei tifosi rosanero in Lombardia che viaggiano al seguito del Palermo. 

Sul campo, la partita ha lasciato in bocca un gusto agrodolce, con il Palermo che avrebbe potuto e dovuto fare qualcosa in più per vincere la partita.

Alla fine, ad ogni modo, per chi viaggia a sostegno della propria squadra del cuore, il risultato della partita finisce sempre con l’essere un dettaglio tra tanti pezzi di un più grande mosaico, che cementano il ricordo di esperienze vissute e persone incontrate lungo il cammino della fede calcistica.

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Dublin to Calabria: our rosanero excursion, two days, four flights, Milan interlude

Eight hours by plane, spread across four different flights; twelve hours of accumulated waiting in Italian and foreign layovers before various boardings; two hundred kilometers traveled by road on the streets of Lombardy and Calabria: these are the figures that recount our recent journey from Dublin to Catanzaro, accompanying the rosanero team, spanning from Thursday, January 25, to Saturday, January 27.

It was a journey in stages that required, among other things, two days off from work, a less than ideal situation given the timing of the match on a working Friday.

The preparation for this not-so-simple logistical trip took about ten days, involving the organization of flights and overnight stays. A few days before the match, the surprising decision made by Catanzaro Calcio, in agreement with the competent authorities, not to offer online ticket sales for the game had almost jeopardized everything, despite the already booked flights and hotels.

In the end, the network of fans scattered throughout the territory came to our rescue, allowing us to purchase the ticket through a delegated representative at an authorized point of sale in Lombardy.

Precisely with the group of fans who traveled from Milan and surrounding areas to Calabria for the occasion, we met on Friday morning for a pleasant day filled with camaraderie, both outside and inside the stadium. A prologue to this encounter had actually taken place on Thursday evening at the “Zio Michele” rotisserie in Sesto San Giovanni, a historic meeting point for rosanero fans in Lombardy who travel with Palermo.

On the field, the match left a bittersweet taste, with Palermo having the potential and obligation to do more to win the game.

In the end, however, for those traveling to support their beloved team, the result of the match always ends up being a detail among many pieces of a larger mosaic, cementing the memories of experiences lived and people encountered along the path of football devotion.

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