Sempre a fronte alta- Il bacio di Giuda

Senza tanti preamboli, iniziamo con il commentare l’episodio incriminato e cioè il tuffo carpiato con giravolta finale di quel gran figlio palermitano di Plescia. Sul risicato vantaggio conquistato e difeso a cavuci e muzzicuna, si è infatti abbattuto questo espediente da saltimbanco, che ha determinato il rigore del pareggio dell’ Avellino, spegnendo i sogni di gloria e facendo sfumare l’agognata vittoria nonché il temporaneo raggiungimento del secondo posto in classifica.

L’arbitro ha abboccato ad una simulazione, in verità abbastanza pacchiana, di cotal giocatore ed il web si è scatenato nei commenti e nelle critiche avverse tale atteggiamento anti sportivo assunto, giusto da un figlio di Palermo…seppur oggi avversario dichiarato.

Beh…che dire o che scrivere? E’ chiaro che per un tifoso brucia veder sfuggire una vittoria per un atteggiamneto anti-sportivo di un avversario ….ma, così è, così è stato …e così sarà sempre. Se qualcuno pensa che il calcio ( o lo sport in genere) sia esempio di lealtà, di far play, di moralità etc…etc ( salute…salute) sbaglia di grosso e gli esempi da fare sarebbero migliaia.

E qui a Palermo ne dovremmo ricordare parecchi…!!!!

Quindi molto meglio passarci sopra e ricominciare a pedalare verso la vetta. E’ sbagliato in partenza credere in determinati valori, sperare in chissà quali riconoscenze o forme di rispetto…si soffre molto meno rimanere asettici e blindati verso talune forme di idolatria e di sopravvalutazione. Dopo oltre cinquantanni di supposte di calcio…lo posso tranquillamente affermare e scrivere. Sta a voi condividere o meno.

Partendo da questa visione, fa molto più male, continuare a vedere gli spalti deserti che non tutto il resto. Ogni scusa è buona per lasciare libero il proprio posto sui gradoni…ferma restando la propria “appartenenza” o “fedeltà” o “ amore “incondizionato”. D’altra parte è molto meglio stare “seduto” in poltrona…è più “facile” criticare gli altri…nonchè “giudicare” sulle tastiere…Se proprio la si volesse scrivere tutta, andando incontro ad un facile dissenso intellettualmente ipocrita, è molto peggio tutto ciò che quello che ha combinato “Prescia”!!!

Alla fine della partita con i lupacchiotti biancoverdi, molti hanno storto il muso sulla prestazione della squadra, accusata di essere stata comunque troppo remissiva e di aver giochicchiato, sperando di mantenere il risicato vantaggio acquisito. Ebbene anche in questo caso, non tutto è condivisibile, considerato che il Palermo ha comunque giocato, subendo una pressione costante di una squadra forte e ben organizzata, mica come le neopromosse affrontate sino ad ora. Considerato che allo stato attuale la truppa di “mastru Filippu” non è certo da considerarsi una corazzata ammazza campionato, diciamo che si fa quel che si può, in ragione anche delle carenze in organico, degli errori che si commettono in campo e della persistente prestazioni sotto tono di alcuni giocatori, presunti cardini della stessa squadra.

Il ritorno in campo di Crivello è stato salutato con affetto dal pubblico e ciò speriamo che sia una sprone per il giocatore palermitano che, proprio l’anno scorso, non impressionò per la qualità di gioco espresso, nonostante la sua valutazione ed il suo pedigree di rispetto. La sua esclusione, almeno iniziale ed oggi superata, dal progetto aziendale, sia quindi uno sprone maggiore anzicchè un motivo di astio verso i nostri colori o la stessa dirigenza. La rabbia e l’impegno possano quindi trasformarsi in una furia agonistica che rappresenti appieno la bandiera rosanero e magari siano da esempio anche per chi non è nato e vissuto sotto Monte Pellegrino.

Nonostante la pioggia incessante, forte è stato il boato che ha accompagnato la squadra per gli oltre novanta minuti giocati. Di ciò grande merito va espresso agli UltrasCurvaNord 12 che sono tornati a gremire l’anello superiore della Favorita, così come i gradoni di tutti gli stadi d’Italia che ospiteranno la formazione rosanero. Seppur non superate le critiche avverso le forme di repressione praticate nei loro confronti, gli UCN non hanno più saputo resistere alla voglia di tornare a tifare ed a incitare la squadra dal vivo. Questo loro apporto di calore e di passione ha ovviamnete coinvolto l’intero stadio che è tornato ad essere caldo e movimentato.

Ricorrendo il 121.mo anniversario dalla fondazione del Palermo, anche gli Ultras della Curva Nord inferiore, hanno voluto manifestare la loro indiscussa fedeltà ai colori rosanero e così hanno tapezzato il salotto buono della città con striscioni e bandieroni sventolati proprio dinanzi il teatro Massimo, creando un momento di emozione e di orgoglio per l’intera città.

Va in archivio anche questa domenica e con essa la rubrica che mi onoro di proporvi, in attesa dei prossimi resoconti, che speriamo possano narrare di vittorie conquistate “senza Prescia” e di soddisfazioni acquisite, alla faccia di chi, come Giuda, tramava alle spalle e con un semplice bacio “in tuffo” tradì chi lo circondava.

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