Sempre a fronte alta – Senza influenze…

Rubrica di Paolo Rizzo

Doveva essere una gita in festa e ha rischiato di trasformarsi in una batosta seria…
Sfortunatamente in questo momento i tifosi (o presunti tali) rosanero sono ben affaccendati in tutt’altre discussioni, per calcare la mano in ambito pallonaro e quindi, grazie anche al bel paccotto di savoiardi inzuppati a Messina, la domenica in vacanza è rimasta quasi tale.
Vittima di sperimentazioni varie e di una dose di superficialità e presunzione, la squadra di capitan Santana ci ha rimesso le penne in quel di Licata, dove ad attenderla non ha trovato solo carciofi, bandierine e cappellini di benvenuto, bensì una squadra che ai più è sembrata morsa dalla tarantola, forse in ragione dell’incontro precedente in terra campana…mah…
Comunque tutto è bene quello che finisce bene… Il Palermo ha perso, il Savoia pure… E’ trascorsa un’ altra giornata di campionato e la fine si avvicina… La delusione di chi si è sobbarcato l’ennesima trasferta è già quasi dimenticata o quanto meno superata…
Nel ricordare che l’obiettivo finale è sempre quello di abbandonare questa maledetta categoria, ancora una volta è bene smorzare le polemiche. Vero è che per un tempo il Palermo ha dormito sonni profondi, ma è anche vero che il secondo tempo è stato abbastanza sfortunato perché le occasioni le ha create e poteva benissimo raddrizzare il risultato. Vero è che la partita è cambiata quando il mister ha effettuato i sacrosanti cambi dalla panchina… ma è anche vero che hanno deluso proprio quei giocatori che in precedenza (Silipo, Peretti, etc) avevano dato una grossa impronta positiva agli incontri disputati.
Ancora una volta quindi occorre serrare le fila per evitare i contagi a virus disfattista e da catastrofica reprimenda.
Caso vuole che per ora l’argomento del giorno è la mascherina da indossare ed il disinfettante dove passarlo, immaginiamoci sennò quale fiume di fango e di lacrime sarebbe stato versato su ogni tastiera, nell’oceano sconfinato del web…
Approfittando di tale distrazione, prima di scappare tutti a fare l’accaparramento di spesa in vista della sempre più discussa fine del mondo, si lanci l’ennesimo appello all’unità dei tifosi, della squadra, degli organi di stampa. A questo punto del cammino, non è utile “pistuliare” sullo sfogo di questo o quel giocatore, non è proficuo pensare alla futura campagna acquisti, non è intelligente insistere sugli errori dell’allenatore, non è professionale cercare di rubare le lamentele di chi sta in panchina o in tribuna… E’ invece molto più opportuno isolare chi contesta e chi si lamenta, per evitare che trovi terreno fertile negli indecisi… L’unica certezza deve essere e rimanere l’obiettivo finale che, una volta centrato, potrebbe diventare il trampolino di lancio, per una veloce corsa verso i traguardi sperati.
Chi ha a cuore le sorti del Palermo faccia (o meglio continui a fare se l’ha fatto bene) il proprio dovere e raddoppi i propri sforzi per continuare a difendere la vetta della classifica. L’ansia da prestazione e da risultato deve rodere chi insegue e non chi comanda.
La stessa squadra si concentri sul risultato da conquistare e se c’è qualcosa che non va, la si discuta in segreto o non la si discuta affatto.
Questo non per nascondere il sole con la rete, bensì per evitare che il rancore dei pochi diventi il verbo dei molti.
Siamo primi, mancano nove giornate al traguardo, abbiamo sette punti di vantaggio su chi insegue… Ragioniamo sul come difenderci dalle trappole, dalle insidie, dagli inganni… Gli avversari ci proveranno in tutte le maniere per superarci, non occorre che ulteriori armi gliele forniamo noi…
Puru a cavuci e muzzicuna… il campionato si deve vincere… tutto il resto è relativo e tale deve restare.
AVANTI PALERMO!!!

Paolo Rizzo

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