Sempre a fronte alta – Effervescenze da strada

Rubrica di Paolo Rizzo

 

Il clima da incontri europei suggerito dalle partite di champion e di europa league , ha riacceso la miccia in determinati ambiti delle tifoserie di tutta Europa e la cronaca dei fatti accaduti nella scorsa settimana, narra ampiamente di incontri ravvicinati tra diversi soggetti.

La costante è che tali contatti si sono tutti svolti ben lontani dagli stadi e dall’orario di svolgimento delle partite a conferma che la repressione messa in atto presso gli impianti sportivi è soltanto un palliativo che non scoraggia e non risolve il problema della violenza.

Episodi di un certo rilievo sono stati segnalati a Roma, in occasione di Lazio – Siviglia, dove i tafferugli hanno provocato qualche ferito specie tra gli spagnoli che già minacciano vendetta per il ritorno.

Sempre a Roma, turbolenze sono state registrate con i tifosi portoghesi protagonisti e tra i quali qualcuno è stato pure tratto in arresto per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

A Manchester, protagonisti per le strade inglesi sono stati i parigini del Psg che sono arrivati in buon numero e con intenti non proprio pacifici che fortunatamnete non hanno arrecato danni irreparabili.

Nella tranquilla Zurigo, contatti si sono registrati tra svizzeri e napoletani in ragione di una acredine accentuata dalla rivendicazione di territorialità, essendo già di per se la stessa Svizzera terra di conquista di italiani trapiantati oltralpe per ragioni lavorative.

Questa settimana si disputeranno gli incontri di ritorno e anche in questo caso c’è da drizzare le orecchie perché come già scritto in precedenza c’è già chi pregusta la “remuntada” anche nelle strade!!

Frattanto, anche in Italia, qualcosa si è mosso e gli scontri tra supporters del Teramo e del Rimini hanno lasciato qualche strascico di ammaccature e denuncie di cui le cronache dei mass media si sono già occupati.

Anche a Padova, i tifosi foggiani non hanno trovato un’accoglienza amichevole e qualcuno c’ha rimesso pure zaino e sciarpa

In questo clima da battaglia, è bene evidenziare talune trasversalità di patti di amicizia che resistono ai tempi... I romanisti si sono recati a Madrid per sostenere l’Atletico, mentre i laziali stavano con i dirimpettai dei blancos; nella curva nord nerazzurra di sponda interista campeggia sempre qualcosa di Varese, mentre a Brescia fa capolino lo stendardo della Curva Sud rossonera,che tra l’altro in occasione della trasferta a Bergamo ha omaggiato il Bocia di un certo sostegno; a Palermo fanno ormai spesso capolino gli olandesi ospiti della curva nord inferiore, mentre gli ultras brescia 1911 hanno colto l’occasione della trasferta in terra siciliana per donare una raccolta di denaro ad una struttura sanitaria del capoluogo e ciò nonostante non ci sia alcun genere di rapporto tra le curve.

Aldilà dei comitati di benvenuto tra opposte fazioni, non è da sottacere l’attività di protesta che viene portata avanti contro determinati sopprusi, come da successivo elenco: 1) ennesima manifestazione contro il caro biglietti attuata a Torino, dalla curva sud juventina, che in occasione della partita con il Frosinone ha omesso ogni forma di rumoroso sostegno alla propria squadra, ennesima manifestazione a sostegno del Bocia a Bergamo contro la natura oltremodo repressiva dei provvedimenti a suo carico; comunicato di protesta dei spallini contro la Lega che ha negato l’accesso in campo di una delegazione di tifosi prima della partita con la Fiorentina, per deposizione di un mazzo di fiori in campo in ricordo di un tifoso scomparso; a Norimberga (a dimostrazione che il malessere verso il calcio moderno è universale) in occasione del match serale contro il Dourtmund le vibrate proteste dei tifosi di casa contro il monday night, hanno portato alla ripetuta sospensione della partita, che già aveva subito l’assenza dei tifosi ospiti, sempre per protesta contro il calcio spezzatino.

Nonostante gli organi di informazioni non dedichino il giusto spazio e rilievo ai fatti innanzi narrati, le notizie filtrano comunque e la gente comune ha occhi per leggere e cuore per giudicare.

Paolo Rizzo

 

 

 

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