Sempre a fronte alta… Zucchero filato
Dopo una mezzora da incubo, è arrivato l’urlo liberatorio della vittoria e tutti sono tornati a casa stanchi, felici e contenti.
Nella prima giornata invernale di questa calda Palermo, l’inizio della partita con il Pisa è stato veramente tremendo ed i tifosi attoniti, subivano questo assalto nerazzurro con incredulità ( fino ad un certo punto, visti i nefasti precedenti) e con rassegnazione. Ancora una volta, il Palermo di capitan Corini, subiva il gioco avversario e che arrivasse prima o poi il colpo del KO era scontato.
Invece, i rimbalzi bizzarri della “sfera cuoiata” , regalavano il bel gol di Insigne, che dopo il suo sorprendente rientro in campo dopo un bel po’ di assenza, era stato visto con un certo sospetto …( e nulla faceva presagire il contrario, visto che anche lui nella prima mezzora si era mostrato abulico quanto il resto della squadra). Una volta in vantaggio, il Palermo si riorganizzava e la musica cominciava ad essere diversa.
Sempre lui, Insigne, galvanizzato dalla precedente realizzazione, regalava un assist succulento a quel leone di Brunori, che insaccava il 2 a 0 sotto la Curva Nord festante, che sapeva tanto di sigillo vincente.
Terminato il primo tempo, al rientro in campo, però, un attacco di catalessi per la squadra e di epilessia per i tifosi, regalava un altro quarto d’ora da tragedia per le sorti della squadra rosanero, rinverdendo la nefasta amnesia vissuta in quel di Parma.
Ancora una volta, infatti, il Palermo si faceva rimontare ben due gol, con una facilità tale da insospettire chiunque…circa la tenuta mentale, e non solo, di questo gruppo.
Il dottor Jacopo Segre però ( e menomale) dopo circa un quarto d’ora, inzuccava il suo secondo gol consecutivo dopo quello in Emilia e rimetteva ordine alle cose, alla vittoria ed alla speranza in un domani migliore.
A questo punto e non senza ulteriore sofferenza, finalmente la vittoria andava in porto.
Per scriverlo in due parole, è stato un altro pomeriggio di incomprensibile irrazionalità, dove si è visto qualche barlume di ripresa che lascia ben sperare, ma allo stesso tempo si sono visti lampi di sfiancante disorganizzazione che continuano a preoccupare.
La squadra tutta, sembra cadere nel torpore nei momenti chiave delle partite e durante queste sue pause, gli avversari possono fare quello che vogliono. E’ un maledetto incantesimo che sino ad ora ha portato tanti di quei danni che neanche si possono paragonare a quelli compiuti dalle più voraci cavallette d’Africa, quando si apparecchiano la tavola in un campo di grano…
Fortunatamente “questa volta è andata di lusso” e quindi siamo qui a brindare al ritrovato successo come oramai c’eravamo quasi scordati di fare.
A questo punto, viene da pensare se anziché puntare sui rinforzi in sede di calciomercato di gennaio, forse sarebbe buono cercare una equipe di psichiatri che si assumano il compito di capire cosa frulla in testa a questi svampiti mutandoni!!!
Di certo, chi era allo stadio, dopo essersi buscato una bella razione di freddolose emozioni, è tornato a casa più stanco degli stessi giocatori scesi in campo, per colpa dello stress accumulato per oltre cento minuti….e non è la prima volta!!!
Il sapore dolce della vittoria, è stato tra l’altro accentuato dai passi falsi compiuti dalle dirette concorrenti alla promozione che sovrastano ad oggi il Palermo e chi lo sa se tutto ciò sia di buon auspicio per un cambio di rotta.
Certo fa piacere che la squadra abbia dimostrato affetto ad un allenatore quale Corini, in piena crisi emozionale e quell’abbraccio collettivo immortalato dopo il gol vincente di Segre ha fatto presa sui social e nel cuore di molti tifosi, ma se aldilà delle singole emozioni, non si avrà un riscontro di risultati, la tregua durerà ben poco e l’ardore della delusione tornerà prepotentemente ad alimentare questa spaccatura tra la folla e la squadra che, oggi è evidenziata da una fuga dallo stadio, che proprio domenica ha significato una emorragia di spettatori presenti allo stadio, pari ad almeno 10000 unità…
La prossima partita in riva al lago di Como, diventata ancora una volta un crocevia importantissimo per le sorti del Palermo che comunque avrà al suo seguito non meno di duemila tifosi, che lo raggiungeranno dal capoluogo, da tutto il nord e da parte d’Europa. Il sostegno di questa gente, il loro tifo, la loro passione, si spera che alimentino tanto le gambe quanto la testa dei giocatori..perchè – come già sostenuto – oggi la testa è quella che a loro, funziona meno delle gambe, anche se lascia riflettere la tenuta fisica e tonica dell’intero gruppo, succube pure di numerosi e non giustificati infortuni muscolari.
Appuntamento quindi all’indomani della partita con i lariani per poi chiudere l’anno si spera in sana e festosa allegria, sopra una giostra con in mano quello zucchero filato che riempie la bocca e sporca le mani!!!
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