Sempre a fronte alta-Gallina vecchia fa buon brodo

Dopo tanta attesa, è finalmente giunta la vittoria in casa rosanero. Un buon brodino che con l’avvento del freddo ( incredibile ma vero, dalle nostre parti), ha scaldato, con un leggero tepore, gli infreddoliti cuori rosanero. Grazie ad una doppietta di Lucca più il gol di Luperini, il Palermo, ha superato quello che era diventato il temibile Bisceglie, che già all’andata era riuscito nell’impresa di vincere!!!

E’ giusto quindi fare qualche riflessione per ammettere anche gli errori di chi scrive e di chi legge.

Partiamo dalla doppietta di Lucca, per dire che il bottino di reti, sino ad ora conquistato da questo ventenne, è una piacevollissima sorpresa perché inaspettata. Dalle sue prime movenze in campo e dalla sua mira imprecisa di inizio campionato, questo giocatore criticato aspramente, ha compiuto notevoli passi avanti, tanto da attirarsi i giudizi positivi di diversi addetti ai lavori. Una trasformazione rapida ed incisiva che, oggi come oggi, sta facendo molto comodo alla causa rosanero e che forse sta oscurando le figure, anch’esse molto giovani, di Rauti e Silipo.

Diamo merito quindi a questo gigante e speriamo che continui a crescere a suon di gol.

L’importante vittoria di domenica scorsa è passata tra i piedi di Capitan Santana, che dall’alto dei suoi quasi quarant’anni ha dimostrato di essere un vero e proprio faro del centrocampo del Palermo.

Le sue giocate sono state illuminanti e la manovra della squadra ne ha beneficiato in maniera notevole. Tra l’altro è bene ricordare che proprio nello scorso campionato, un grave infortunio ne aveva messo a rischio la prosecuzione della carriera…ed invece lui è voluto tornare ad essere protagonista ed ha dimostrato, con i fatti, di essere indispensabile anche quest’anno.

Questo nonostante al suo arrivo in squadra l’anno scorso e ancor di più con la sua permanenza anche nell’organico di quest’anno, aveva fatto storcere il naso a parecchi, che ne avevano giudicato l’età anagrafica ancor prima delle sue qualità tecniche e professionali.

Gli impegni di campionato ravvicinati ( è già alle porte la sfida con la Turris) non concedono spazio a molte altre discussioni però ancora una volta è doveroso sottolineare come sui social così come al bar, molti pseudo-tifosi palermitani, si sono lasciati travolgere dall’entusiasmo a striscie più che da quello rosanero, celebrando vittorie, sconfitte, sorpassi che non dovrebbero proprio influenzarne l’umore.

Ed invece, i dibattiti, di questi soggetti, appaiono, scorrono e si ripetono inesorabili ovunque e comunque, mentre acidamente, sempre gli stessi individui, commentano le vicende pallonare nostrane, stilettando continuamente contro tutto e tutti, rivolgendo solo critiche verso il Palermo.

Non è per niente una novità e quindi forse non è neanche produttivo ripetersi sull’argomento, ma il fastidio che si prova ad ascoltare questi pluri-innamorati, questi cambia-casacca della prima ora…è sempre pruriginoso.

Al pari di questo atavico fastidio, fa sorridere il continuo cicalio proveniente da taluni ambienti ben informati, che quotidianamente aggiornano le novità circa il paventato riassetto societario. Anche su questo argomento le castronerie che ci vengono propinate sono tali da non essere commentate, ma la voglia di reagire è veramente prorompente. Le cose vanno male, c’è una predisposizione a vendere da parte degli azionisti, non c’è fiducia, da parte della tifoseria nella possibilità di investire da parte della attuale società…blablablabla…..ma che nessuno pensi che tutto si possa risolvere nel giro di qualche giorno o mese e che nessuno pensi che d’incanto arrivi chissà quale nababbo a risollevare le sorti della nostra squadra. Il percorso sarà ancora una volta, lungo e tortuoso e soltanto i veri tifosi, riusciranno a goderne, si spera, i frutti.

Le chiacchere non servono a nulla nonostante in pieno carnevale, un po’ tutti le mangiano avidamente, perché dolci da gustare….

Il presente che viene vissuto è quello di risultati non soddisfacenti, di lontananza dai gradoni è sempre più pesante da sopportare, le amare considerazioni sulle prospettive di dover permanere in serie C chissà per quanto bruciano tanto …ma questo, per tradizione è quello che da sempre ha contraddistinto la storia di una squadra che rappresenta un città e con essa dovrebbe aver abituato tutti a specchiarsi in una palude piuttosto che in uno scorcio di oceano. E questo non per rassegnazione o per acquiescenza, piuttosto per capire bene se la passione è genuina piuttosto che a convenienza.

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