Sempre a fronte alta – Diversa analisi

Nonostante i lodevoli propositi della F.C. Palermo calcio, non tutta la beneficenza trova un egual ristoro.

Ripetutamente, il Palermo, ha conquistato le prime pagine scolpite sul cuore dei palermitani, con iniziative sociali che hanno coinvolto il tessuto cittadino, con azioni sul territorio, quasi mai, sino ad oggi, attuate da chicchessia.

La donazione di giocattoli al presidio ospedaliero dedicato ai bambini, la rinuncia del premio promozione in favore di aiuti verso i più bisognosi, il rifacimento del campetto di calcio all’interno dello Zen (oggi S. Filippo Neri), l’atto di solidarietà con l’esposizione sulle maglie dell’asilo Peter Pan, recentemente vandalizzato, sono alcune delle azioni fatte dai giocatori e dalla società rosanero, che vanno sicuramente pubblicizzate e ricordate a lungo, ben più di una vittoria o di un traguardo raggiunto.

Volendo però scherzarci un po’ su, visti anche i tempi tristi che stiamo attraversando, potremmo dire che invece eguali azioni di beneficienza in campo i giocatori se li potevano pure risparmiare.

La distribuzione di punti alle squadre avversarie sta diventando infatti quasi una costante e la violazioni del fortino della Favorita (o stadio Renzo Barbera, che dir si voglia) è proprio una brutta abitudine, che i tifosi non accettano. L’altalena dei risultati conseguiti è oramai una costante di questa squadra che ogni qual volta sembra stia per spiccare il volo, cade a terra, rovinosamente, trascinando nello sconforto tutti quanti.

Spesso, le analisi tecniche fatte dai tifosi e dagli addetti ai lavori narrano di carenze logistiche, di preparazione atletica non adeguata, di carenze in organico ben evidenti…

Sempre costanti appaiono le critiche sull’operato della dirigenza, colpevole di non volere e non potere spendere per rinforzare anche se in ritardo la squadra…

Alternativamente, viene preso di mira l’allenatore Boscaglia, per i moduli applicati in campo e per i giocatori scesi in campo…

Il tutto sempre in ragione delle disfatte sul terreno di gioco, con prestazioni opache e sotto tono.

Ogni cosa, a parere dello scrivente, ha un fondo di verità anche perché l’anonimato vissuto in classifica, sta facendo naufragare i sogni di gloria pensati dai tifosi, che prevedevano una rapida ascesa verso palcoscenici più significativi. Gli stessi scossoni societari, hanno fatto traballare ancor di più, quella che si pensava potesse essere almeno una serenità economica societaria.

Aldilà delle predette schermaglie e preoccupazioni vissute dai tifosi più fedeli, è ragionevole soffermarsi su un aspetto che non è da poco e che di recente ha stimolato il tiro al piccione…di nome Boscaglia.

Pur confessando di non nutrire alcun sentimento di simpatia, ma neanche di antipatia verso l’attuale mister e di sconoscerne pressochè i risultati ottenuti sul campo in precedenti occasioni, che non siano quelli di Trapani, non si può sottacere che all’allenatore non si può addossare granchè , considerato che l’allestimento dell’organico in squadra, non è opera sua.

La verità che non va sottaciuta è che questo allenatore non ha preteso chissà quale lista di acquisti, non ha partecipato alle fasi del calciomercato estivo ( e men che meno lo farà a quello invernale…allo stato attuale nullo, assente, ignorato…e questo non perché non lo volesse, bensì perché non coinvolto dalla stessa società.

Quest’ultima ha confezionato l’organico a prescindere da tutto, forse omettendo, di dotarlo del necessario, secondo le stesse caratteristiche modulari di chi si sarebbe seduto in panchina. Come si suol dire…chista è a zita e chista, se vuoi, ti mariti…

Certo i più puritani osserveranno il fatto che Boscaglia, una volta scelto, si dovesse lamentare, che potesse anche rifiutare di venire, che dovesse pretendere cambiamenti…etc, etc…( sempre salute!!!) ma questo è un discorso che assolverebbe le precise responsabilità di chi ha realmente operato sul mercato e di chi ha comanda in viale del Fante.

In parole povere, Boscaglia, sta gestendo quello che ha ed aldilà degli errori commessi sino ad oggi, non sarebbe onesto nascondere il fatto che questa squadra è ben al di sotto di altre realtà come il Bari e la Ternana, se non foss’altro per i ricambi di eguale dotazione, da far ruotare in panchina.

Aver tre-quattro attaccanti da 6/7 gol ciascuno non equivale ad avere due bomber da 20 reti ciascuno garantite a campionato…l’impossibilità di avere 5/6 centrocampisti di spessore…almeno un regista di ruolo e non inventato sul momento…un paio di difensori centrali di categoria…due portieri equivalenti…sono tutte caratteristiche che il Palermo non ha ed il campionato in corso non te lo perdona…

A questo aggiungiamo il fatto che magari, qualche “pilastro”, sta rendendo meno di quanto ci si aspettasse…che qualcuno fatica ad adattarsi al modulo o al ruolo scelto dall’allenatore…Ecco che la frittata è pronta.

La grande professionalità del gruppo, lo spirito di sacrificio della squadra, il senso di responsabilità o di appartenenza…finora non sono bastati a camuffare le pecche menzionate e di conseguenza c’è poco o nulla da fare, anche per lo stesso mister.

Il limite di non aver saputo magari cambiare il proprio modulo di gioco, di non aver schierato più un giocatore anzichè un altro, di aver sbagliato un cambio…non sono colpe che di fatto stanno determinando l’esito dei risultati ottenuti proprio perché le responsabilità sono ben altre.

D’altra parte la società non ha nascosto la volontà di voler assestare tante cose prima di cominciare eventualmente a tentare voli pindarici…come di sicuro il grave momento economico mondiale non consente e non ispira a nessuno. Le scelte operate quest’estate in fase di allestimento dell’organico, hanno comunque dovuto tener in considerazione le ristrettezze economiche e come si suol dire “ senza picciuli, missa un sinni canta “ , anche perché non è neanche scontato che chi più spende meglio rende…(ma questo è un altro esempio, basato soprattutto sullo spendere bene).

Volendo essere realisti a fronte di un anno “pressochè bruciato” in campo sportivo, sarebbe utile che, chi si lamenta, ( a volte sempre con la stessa litania) dovrebbe porre casomai l’accento sull’inizio dei lavori del centro sportivo, visto che ad esso sono state riservate le risorse economiche societarie non impiegate in sede di calciomercato…ed al tempo stesso la pretesa da avanzare verso la dirigenza dovrebbe riguardare la programmazione per l’anno a venire, considerato che, proprio l’incriminato calcio mercato della stagione corrente, è stato portato avanti con colpevole ritardo. (anche se scusabile in ossequio alle già note e richiamate vicende pandemiche).

In risposta alle critiche sacrosante per i risultati sportivi sin qui contenuti, è auspicabile che la riflessione e la proposizione dei tifosi cominci a riguardare il futuro, perché del presente non c’è miracolo che risolva!!!

Paolo Rizzo

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