Sempre a fronte alta – Erano mille giovani e forti …

L’emergenza covid continua ad attanagliare il mondo intero e, il mondo dello sport è uno di quelli che ne sta pagando le più salate conseguenze. In pratica, seppur favorito da una ripresa dell’attività agonistica, dopo mesi di completo distacco, rimane assente la sua componente essenziale e cioè il pubblico.

Seppur, in taluni casi con svolgimento dell’attività all’aperto, seppur in fruizione di ampi spazi… il pubblico rimane distanziato dalla partecipazione sugli spalti, in attesa di tempi migliori.
Si può essere più o meno d’accordo con simili regole di chiusura totale, ma la regola dell’”ubi major minor cessat” sembra quella più calzante e pertanto se ciò può servire a non alimentare la catena del contagio, ben venga questa soluzione.
Quello che appare sciocco, è ad oggi, la soluzione a cui i governanti, sono pervenuti e cioè quella della regola del mille… Indipendentemente dalla manifestazione, indipendentemente dalla capienza dello stadio, dell’avvenimento… è stato accordato un utilizzo degli impianti per una capienza massima di MILLE spettatori…!!!
Cosa significhi ciò non ci è dato saperlo, al pari di non conoscere le modalità di scelta del pubblico da far presenziare, dell’eventuale distribuzione degli spettatori sugli spalti, dell’eventuale modalità di vendita dei tagliandi, dei controlli da “subire” e da superare nel caso in cui si scegliesse di essere comunque e dovunque presente a sostegno della propria squadra…
Tutti interrogativi figli di una approssimazione, alla quale le società sportive sembrano proprio voler dare il proprio contributo, aderendo alla proposta lanciata dal governo italiano.
Sicuramente i “prescelti” avranno dei requisiti ai più sconosciuti, ma il dubbio, anzi la certezza, che sia tutto comunque una farsa è sacrosanto….
La sensazione che questo maledetto virus abbia ancor di più destabilizzato la “razio umana” è ormai conclamata da scelte e decisioni quanto meno inconcludenti, irrazionali e stupide.
Sicuramente non tutti la penseranno come descritto in queste quattro righe e troveranno sa quali argomentazioni per ribadire l’esatto contrario, ma la voglia di soggiacere, ancora una volta, a regole che colpiscono la passione, la spontaneità, la volontà della gente, non può prendere il sopravvento.
Lo sport aggrega le masse anche contrapponendole, lo sport è vita, lo sport è della gente, lo sport è coinvolgimento e non si trasformerà mai in un fenomeno da teatro lirico… piuttosto scomparirà!!!
La regola del nessuno può essere presente non può e non deve essere superata in questo modo perché sa di presa in giro, di soppruso, di sceneggiata melo drammatica… ed è giusto che la gente si ribelli… seppur disertando i gradoni.
In questo momento la società del Palermo non si è ancora espressa in merito, ma ci auguriamo che opti per due soluzioni: o non aderisca o destinando questa manciata di posti ai bimbi di Palermo, desiderosi di dimostrare la loro appartenza ad un sogno che vuole rinascere ad ogni costo.

In questo caso, e cioè sposando l’opzione di destinare i mille ingressi ad una platea di under 14, pur comprendendo le difficoltà e la pericolosità della gestione di un pubblico minorenne, quanto meno si darebbe una risposta seria a chi invece non fa altro che proporre soluzioni ridicole e colpevolmente provocatorie.
E’ dura non potere seguire ed alimentare la propria fede e passione ma la salvaguardia di chi ci circonda impone anche questo sacrificio, ma nell’attesa che tutto passi,nessuno pensi che chi sta fuori, sia come lo vogliono loro, che governano.

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