Sempre a fronte alta – L’urlo di Munch!

Il Palermo è tornato alla vittoria e contemporaneamente ha visto consolidarsi la prima posizione occupata grazie al pareggio interno dei suoi rivali e cioè quel Savoia a cui tra un poco ci dedicheremo….!!!!

In uno stadio semivuoto, nonostante gli appelli all’unità ed all’appartenenza, c’è voluto un rigore dell’ultimo arrivato Floriano, per piegare la coriacea resistenza degli avversari e sopratutto per sconfiggere quella paura e quell’ansia che ha attanagliato tanto la squadra rosanero quanto il pubblico presente e non.

A conferma che il girone di ritorno sarà tutt’altra musica, le difficoltà a sfondare in attacco da parte della ciurma di capitan Santana, sono state veramente tante ed alla fine il pathos si è accresciuto per l’aver subito pure un rigore contro, fortunatamente sbagliato dai calabresi. E qui un plauso va rivolto ai dodicimila presenti che sicuramente hanno contribuito a deconcentrare l’attaccante del Roccella che spavaldo si avviava sul dischetto del rigore, pronto ad infilzare Pelagotti ed a raddrizzare la partita… Fischi, ululati, preghiere e pugni in aria… hanno creato un atmosfera di ribellione verso il ribaltamento del risultato che ha dato i suoi frutti ed ha fatto esplodere una città intera in un unico urlo liberatorio che si sarà sentito sino a Torre Annunziata….ma di questo ne parleremo dopo….!!!!

Una squadra contratta, nervosa ed impaurita dalle circostanze è apparsa quella rosanero, nonostante il grande incitamento dei presenti e la non rilevante forza dell’avversario….ma il traguardo si avvicina e ci può stare di sentire ancor di più ansia e mal di stomaco….
Lo spettacolo in campo è stato discreto facendo ben sperare per un futuro prossimo, ma si deve essere più concreti e reattivi in zona d’attacco perché il non tirare in porta anche da fuori area è un handicap che si deve ad ogni costo superare.

Tra un ghiacciolo più caro ed un cornetto dal costo ancor meno abbordabile, il tema di discussione settimanale per gli attenti osservatori è stato il colore e lo stato di salute del manto erboso… Ai più non è sfuggito che l’erba di viale del fante non era più quella di Celentano bensì quella di Bob Marley… e da lì si è aperta una lunga ed appassionata requisitoria botanica sul perché e sul per come era mai potuto accadere un tal misfatto… Naturalmente i principali indiziati sono stati ben presto individuati nei dirigenti e nell’allenatore. I primi a causa della loro negligenza, della loro insolvenza, della loro superficialità etc…etc…etc… Il secondo perché colpevole di far giocare così male la squadra da aver fatto sdegnare pure l’erba in campo……etc….etc…etc….
Cosa dire….non ci sono più parole e speranze…..che il Signore ci aiuti …..

In attesa del miracolo….dedichiamoci dunque agli amici di Torre Annunziata e dintorni.
Stanchi della loro danza propiziatoria delle altrui sconfitte a colpi di saltelli e ritornelli…. sembrerebbe che abbiano rallentato la marcia trionfale e cominciano ad URLARE di complotti e imbrogli nei loro confronti, tentando di richiamare l’attenzione degli organi preposti… ivi comprese le Forze dell’Ordine e la protezione civile.
Beh… per raffigurare al meglio la situazione che si vive a Torre Annunziata, il sottoscritto ha deciso di scomodare un genio della pittura quale Edvard Munch che, nel 1893, realizzò la famosa opera universalmente riconosciuta con il nome di URLO… Un’opera sublime che nella spiegazione della critica rappresenta proprio un uomo che trasfigurato nella sua figura, lancia un URLO… che sempre secondo i critici d’arte e di opinione rappresenta il suo grido di attenzione.
Il grido è una reazione istintiva, primordiale, profonda. Si grida per la paura e per il dolore. L’essere umano raffigurato nel quadro è terrorizzato e scosso dalla sofferenza. Qual è la causa del suo dolore? Qual è la causa della sua paura? La paura, il dolore, sono dentro di lui. Non c’è un agente esterno.
A dircelo è quel suo primo piano agghiacciante in cui si intravede, smarrimento, paura, solitudine…
Chissà perché a me questa continua voglia di apparire, di protestare, di lamentarsi, di andare alla ricerca di oscure trame in casa Savoia mi ricorda proprio quel genio di Munch….

L’URLO DI TORRE ANNUNZIATA………..L’URLO DEL SAVOIA…………

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