La Partita dalla Curva Nord – Palermo vs Acireale 1 a 3

Dalle stelle alle stalle

Giornata di festa ieri al Barbera, ma solo sul calendario. Sul campo, infatti, si è visto il secondo scempio. Due partite importanti, le due più attese dai tifosi sia per la storia (Savoia) che per il campanilismo (Acireale). Partite che avrebbero dovuto dare indicazioni sulla forza del Palermo, peccato che queste siano state tremendamente negative. Sia col Savoia che ieri contro gli Acesi è saltato anche agli occhi del tifoso meno esperto come i rosa non riescano a produrre gioco contro un avversario organizzato. Se da un lato i ragazzi sono riusciti, con la tecnica, a chiudere certe partite più semplici dall’altro invece non sono stati supportati dalla tattica. Spiace dirlo ma ieri abbiamo visto un Palermo con poche idee, imbrigliato a centrocampo e che arrivava in porta quasi sempre col cross.

I rosa scendono in campo ancora senza il suo bomber Ricciardo, resta fuori anche Kraja. Non si capisce il motivo per il quale il messinese debba restare fuori, certezza indiscussa dell’attacco rosanero che, orfano dello sfortunato Sforzini, perde esperienza e gol. Langella viene schierato dietro Felici e Santana (che al 20′ è costretto ad uscire per un grave infortunio al tendine d’achille – non si sa ancora quanto resterà fuori) sostituito da Ricciardo. Poche le occasioni per i rosa che al 33‘ vanno sotto grazie al gol di De Felice. Centrocampo che non riesce a trovare il bandolo della matassa, si gioca poco e male sugli esterni, il Palermo non vede la luce. Nel secondo tempo i rosa ci provano con la forza della disperazione, come se la voglia di far gol fosse più forte dell’idea di gioco (forse è un pò troppo presto sbilanciarsi e giocare con quella foga ad inizio della ripresa?forse sarebbe stato meglio riorganizzarsi e cercare di arrivare al gol in maniera più organizzata?). Al 48‘ il Palermo va vicino al pari ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco o fallo sul portiere (a tal proposito vogliamo fare i complimenti all’Acireale per la “sportività” vista in campo, sicuramente nei campionati professionistici non avremmo assistito ad uno spettacolo del genere : giocatori che restano interi minuti a terra e si rialzano come se nulla fosse accaduto, il portiere che si mette le mani al volto disperandosi platealmente per il dolore e dopo 2 secondi si alza e ancora il compagno che gli dice di buttarsi a terra, complimenti). Poco dopo l’Acireale raddoppia, il pubblico inizia a vedere gli spettri visti contro il Savoia e Pergolizzi decide di mettere in campo Ficarrotta (dal quale ci aspettiamo qualità e giocate importanti ma si limita a crossare palloni a ripetizione nell’area avversaria )e Kraja il quale segna quasi subito su assist di Felici e porta i rosa ad una lunghezza dal pari. Il Palermo ci prova ancora con un cross basso di Accardi che carambola davanti il portiere, poco dopo Lancini si fa espellere per doppio giallo. Entra anche Lucera ed il Palermo si schiera a 4 davanti ma in maniera confusa e nell’ennesimo furioso contropiede degli Acesi Accardi e Pelagotti non riescono ad evitare il terzo gol. Palermo nel baratro, 1 a 3.

In conclusione, due partite molto sentite dai tifosi si concludono nel peggiore dei modi. Ci aspettiamo una reazione e non ci accontentiamo più del “non ci importa del gioco se vinciamo sempre”, a questo punto il Palermo è in difficoltà e le giocate dei singoli non bastano più, soltanto attraverso il “gioco” si può tornare a macinare punti su punti.

Ieri il Savoia con la vittoria in zona Cesarini si è portato e – 5 dal Palermo. L’Acireale, con la pesante vittoria al Barbera, va a -9. Prossima partita contro il Castrovillari.

Migliori in campo: i tifosi, nonostante la giornata festiva si recano allo stadio per sostenere il loro Palermo che, nonostante la brutta sconfitta, va seguito e tifato SEMPRE.

Forza Palermo, siamo aquile!

Lascia un messaggio

avatar
  Iscriviti  
Notificami