Sempre a fronte alta – Foglio bianco…

Rubrica di Paolo Rizzo

La voglia di lasciare in bianco questa parte di rubrica settimanale mi ha tentato molto e se alla fine la decisione che ho preso è stata quella di scrivere è proprio perché la resa non fa parte dei miei principi, non fa parte della mia mentalità e non credo nenache che sarebbe stato un vantaggio per chi mi ospita e chi mi legge in queste pagine, con piacere o meno.
La partita di Palmi doveva essere una sparti acque e per certi versi lo è stato anche se non nella migliore maniera.
La macchina da guerra del Palermo si era già inceppata con la nefasta sconfitta con il Savoia, ma l’occasione per riscattarsi era pronta e ghiotta per tutti.

E’ arrivato un pareggio con la Palmese – cenerentola del girone I – e tutto sommato in classifica è cambiato poco, visto che la seconda competitor si trova ad 8 punti.
E’ bastato questo per ridare fiato a quei gufi ed a quei scontenti di sempre che hanno subissato i social di dubbi, sospetti, malignità che già da fin troppo tempo avevano dovuto riingoiare dentro perché tutto andava bene ed i picciotti rosanero macinavano punti e distanze dal campionato come non mai, battendo record e riempiendo i gradoni dell’amata Favorita.
Finalmente le cassandre panormite hanno potuto dare sfoggio della loro arte dissacratoria e della loro incontenibile voglia distruttiva, cercando ad ogni costo di trascinare più gente possibile e più argomenti trattabili…
Dall’allenatore scarso, alla squadra svogliata, dalla dirigenza inadeguata alle partite vendute, dalla insufficienza dell’organico alla mancanza di programmazione … non si è salvato nulla dalle critiche ed ovviamente le campane hanno suonato a morto ininterrottamente dalla sconfitta con il Savoia in poi …
Omettere che siamo sempre primi con distacco quasi assoluto è sinonimo di una strategia criminale che vuole ad ogni costo distruggere, minare l’ambiente e seminare il panico …
A questa gente occorrerebbe ricordare che se oggi il Palermo accusa qualche pausa è più che naturale considerato che ancora oggi si sta cercando di completare una preparazione atletica che doveva essere fatta a luglio e ad agosto e cioè quando neanche si sapeva che campionato dovevamo disputare e di dirigenti, allenatori, giocatore non c’era neanche l’ombra …
A questa stessa gente occorrerebbe ricordare che vincere sempre non è possibile (come recitano anche le canzoni …) neanche per chi in squadra schiera Ronaldo, Messi, Mbappè e Salah contemporaneamente …

Eppure questa squadra di operai rosanero l’ha fatto ininterrottamente per dieci domeniche consecutive …
A questa gente sempre occorrerebbe ricordare che quella che vince o che perde indossando la maglia rosanero non è la loro squadra e non lo sarà mai come mai lo è stata, perché chi ama questi colori da sempre e per sempre, non si ferma e mai lo farà nè alla prima sconfitta né all’ultima, né dinanzi alla categoria né alla festività….
Lo sport preferito di tiro al bersaglio non deve far parte dei programmi attuali e futuri dei veri tifosi e cioè di tutti quelli che viaggiano, vivono, respirano e mangiano solo ed esclusivamente pane e Palermo, ogni giorno …
Di conseguenza, chi non la pensa come loro sarebbe meglio che dirottasse le proprie attenzioni su altro perché dalle parti di Viale del Fante c’è bisogno di affetto, di tranquillità, di sostegno, di pazienza e di speranza … e tutti questi argomenti sono già abbastanza per impegnare le ventiquattrore …
Se occorre qualche rinforzo, qualche allenatore, qualche colpo di culo in più … di sicuro se ne discuterà nella sede e nelle modalità più opportune e sarà compito della dirigenza non certo degli scrittori da salotto, adeguarsi all’andamento del campionato …
Questa maledetta categoria va abbandonata di certo, ma non necessariamente con sei mesi di anticipo e con trenta punti di distacco …

Ed a proposito di tifosi, che dire di quanto è accaduto a Palmi?
Fa il paio con tutte le altre volte a cui si è assistito a scene simili, magari senza la ribalta della cronaca o dei flash …
Anche in questo caso la voglia di consegnare foglio bianco era tanta, perché è tempo che se ne parla … Quando sembra che le cose si aggiustino ecco che tutto precipita fragorosamente.
Le colpe non stanno né sopra né sotto, né di qua né di fronte … quando qualcosa non va è colpa di tutti e nessuno può sottrarsi alle critiche.
Giudicare dall’esterno è bello … sempre per chi vuole sparare nel mucchio, ma la logica non può essere, neanche in questo caso, quella di distruggere tutto …
Chiudiamo la Curva, chiudiamo le trasferte, arrestiamoli tutti … Possibile che si debbano ascoltare e pubblicare sempre queste solite idiozie? Possibile che non si voglia ammettere che quello che accade in uno stadio è figlio di una società malata, che non si recinta in uno stadio o in una arena?
Il rigurgito di violenza ha investito tutto il mondo ed anche la nostra città ne è ormai vittima (vedi le ultime aggressioni in centro, filmate dai complici per dimostrare la propria tracotanza).
Lo stadio non è mai stato un luogo in grado di accogliere solo santi e purtroppo l’eccitazione del momento, il nervosismo dei fatti, l’intramontabile voglia dell’apparire per distinguersi (in negativo) genera un miscuglio esplosivo che trova facile presa in ambiti già predisposti alla rissa ed al caos.
Un qualsiasi luogo, frequentato da migliaia di persone, di diverso colore, sapore, estrazione e pensiero non può essere autogestito e la mancanza di alcun filtro o controllo è un pericolo sia che si chiami stadio che discoteca, teatro o scuola…
All’interno di una Curva ci si da tanto da fare per gestire l’autocontrollo ma non sempre ciò è sufficiente…

Se una parapiglia accade in uno stadio si parla subito di bestie, di criminali e di avanzi di galera … se accade in una scuola si corre subito a giustificare il figlio o a nascondere le ferite …
Nessuna assoluzione per ciò che accade e che ha la sua fonte in un rigurgito di violenza fomentata da fedine penali non immacolate, ma nessuno dimentichi cosa vuol dire assistere ad una partita senza colori, passioni, rumori, balli e canzoni …
A Palermo, nel nostro stadio, putroppo abbiamo un problema grosso quanto una casa, così come ce l’hanno a Torino, Milano, Roma o Genova (basta scorrere su google per vedere quanti problemi ci sono in ogni curva) e trovare una soluzione non è semplice …
A tutti coloro che si divertono a sparare sentenze o a scrivere cavolate nell’universo dei social, si chiede soltanto di trattenersi dal soffiare sotto la cenere perché il fuoco è già acceso e non si sente il bisogno di spargere altra benzina …
Gli appelli lasciano il tempo che trovano, le prese di posizione e di distanza non hanno aiutato … ecco perché il mio foglio bianco poteva essere soltanto una piccola risposta che però non ho saputo e voluto dare.

Paolo Rizzo

Lascia un messaggio

avatar
  Iscriviti  
Notificami