La grande Lezione di Palermo …

Di Fabrizio Matranga

Se fallimento sarà, sarà una grande tragedia ma anche una grande opportunità per Palermo e i Palermitani.
Diciamocelo francamente questa guerra tra chi aveva previsto tutto (17 anni fa?) e chi ha preferito dedicarsi solo all’aspetto sportivo deve finire.
Palermo ha dimostrato al mondo intero nel suo insieme cosa sia la lealtà sportiva e cosa siano i valori dello sport.
Negli ultimi tre anni compreso l’ultimo in A è avvenuta una cosa mai accaduta in serie A o B o C ed è avvenuta a Palermo .
E’ accaduto che si è barattata una serie A certa ( si salvò il Crotone) e successivamente una A stra certa (quella dello scorso campionato per protesta contro Zamparini reo di scarsa lealtà sportiva nei confronti di una città che aspettava solo quella per poter tornare a trionfare ovunque.
Ma Palermo ha reagito da grande piazza, non solo disertando lo stadio,ma rinunciando alla massima serie per ben due volte, e con quella di quest’anno sarebbero tre vista la costante latitanza del pubblico addirittura delle medie, manco delle grandi occasioni. Ancor più grandi coloro che hanno continuato a seguire la squadra sia in casa che fuori.
D’altronde una piazza capace di tornare in A dopo 33 anni trionfando ovunque da subito ( Torino – Milano-Roma -Firenze Genova) e in Europa (Londra, Francoforte , Zurigo in Israele, Cipro, in Slovacchia) non poteva che reagire così; tutto il contrario delle altre piazze italiane, (ma anche Siciliane) incapaci di coglierne il messaggio univoco. Incapaci di liberarsi del vampirismo di alcuni Presidenti. (Genova , Livorno Catania ne sono ancora avvinghiate come lo siamo stati noi ma non riescono a fare quello che abbiamo fatto noi a reagire come abbiamo fatto noi, in tutti i sensi ,nel bene e nel male. Altre sono fallite e rinate (Bari- Modena- Cesena, il Parma in tre anni è addirittura tornata in A).
Questi sono stati comunque i mostruosi trascorsi con Maurizio Zamparini, quello dei tempi migliori. Una società capace di fare in 10 anni; 5 partecipazioni in Europa League , una Finale e una semifinale di Coppa Italia, due quinti posti , due campionati di B vinti di cui uno con i record più incredibili in termini di punti e vittorie in trasferta (13) pure uno scudetto primavera ci metto. Scudetto di cui Zamparini se ne è altamente sbattuto.( li ho capito che del calcio giocato non gliene fregava una emerita cippa)
un Palmares storico pur senza un trofeo, quello che il Genoa ad esempio non è riuscita a fare in una intera storia (a parte quella farlocca dei 9 scudetti vinti in epoca dove noi vincevamo 5 Lipton Cup di ben altro livello e spessore).
E dove poteva accadere se non nella nostra incredibile città?
Stadio pieno, passione al diapason questi gli ingredienti vincenti che stavano per conquistare anche il mondo, quando ad d’un tratto, tutto si è sgonfiato come un palloncino, per colpa di un uomo che ha preso in giro tutti compreso se stesso . Un uomo travolto anch’esso dalla passione straripante di un popolo la cui vera essenza non ha ancora capito e mai capirà ,ed insieme a lui tanti altri tra allenatori e giocatori ingrati (Luca Toni il primo della lista) che si sono solo stupiti di tanta meravigliosa partecipazione iniziando ad averne paura ponendo dei paletti ( Guidolin) che poi lui stesso dovette ingoiare ritornando dalla Francia dopo averci tradito col Genoa di Preziosi poi radiato e spedito in C.
Ve lo ricordate?
Uno Zamparini che a mio avviso non voleva andare in Champions, perchè se lo avesse voluto avrebbe lasciato lavorare in santa pace gli allenatori che ci stavano riuscendo
(Guidolin , Rossi) invece di scassarci la “minchia” costantemente. No non voleva affatto andarci per non dover rimpinguare i portafogli dei giocatori e aumentarne gli ingaggi. Non ci voleva andare perché poi avrebbe dovuto mantenere quello standard che lui stesso non si sarebbe mai aspettato. Voleva fare quello che ha fatto, voleva fare lo stadio, voleva fare tante altre cose, ma non voleva fare quello che è riuscito a fare la nostra città con un pubblico capace di far diventare fenomeni anche i brocchi ai tempi della Favorita ad un solo strato, uno stadio dove per vincere dovevi essere essere una grande squadra. Tutto questo con giocatori brocchi ma brocchi brocchi , figuriamoci con giocatori di livello come quelli che solo con Zamparini abbiamo visto a flotte.
Giocatori dati per finiti come Corini- Liverani- Toni- Di Michele rinati al sole di Mondello che fa tanto bene alle ossa. Ma ce ne sono a bizzeffe di giocatori che si sono realizzati grazie alle amorevoli cure del popolo del Barbera, altro che Zamparini il quale non ha creduto ai suoi occhi.
Solo che dall’amore poi si cova l’odio ed è quello che Zamparini si è stra meritato perché vedere Napoli fare ancora una volta quello che stavamo facendo noi, se solo avesse studiato meglio la storia tra le due città Zamparini non avrebbe mai dovuto consentirlo e vendere prima che il suo nome e la sua in ogni caso onorabilità di indimenticabile Presidente venisse macchiata per sempre dall’ignominia.
Che fallimento sia se servirà a ricompattare un popolo che è stanco di farsi la guerra.
Ovviamente l’auspicio è che tutto si risolva, ma davvero non so cosa augurarmi se ogni santa mattina devo leggere notizie capaci di farmi andare sottosopra l’appetito.

Fabrizio Matranga

 

 

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