OGNI MALEDETTA DOMENICA

Articolo di Dario Romano

Mandata a benedire.
Ormai si gioca sempre di venerdì sera.
Ma IL PALERMO tira, specie su DAZN.
Quindi niente più riti, niente più abitudini.
Insegui il palinsesto e sentiti pure un fesso.

Fosse solo questo.
IL CALCIO era tradizione, un bene immacolato.
A sporcarsi erano solo le maglie mentre adesso le vedi luccicare ma l’effetto è asettico.
Non ti scalda il cuore, anzi lo raffredda, come se ti avessero tolto qualcosa.
Le menti pensanti lo sport come mero business piuttosto hanno aggiunto pure il troppo che stroppia.
Ed ecco la maglia incrocio tra macchina di Formula 1 e shirt da ciclista.

Il logo del club: ci mancherebbe altro.
Fornitore tecnico: ovviamente.
Sponsor: ci può stare, fa storia.
Toppa Lega: acconsento.
Nome e numero: giusto.

Dovrebbe bastare, potresti metterci un punto.
Ci mettiamo pure una virgola?
Ma sì, abbondiamo.

E vai con lo sponsorino nel petto lato destro.
Mettiamolo pure sopra il sedere.
Fosforescenti ancora meglio perché risalta.

Che carino il logo UNIBET verde sotto il numero della nostra maglia.
Ovviamente le scommesse, rovina delle famiglie e dello sport.

Un circolo vizioso che non riguarda solo il microcosmo di un club ma il macrocosmo dell’universo pallonaro.
Continuarono a chiamarla CHAMPIONS LEAGUE, dove può vincere pure chi non ha mai vinto un campionato.
La chiamano EUROPA LEAGUE: la sorella brutta e pallida di una coppa meravigliosa.
Cancellarono la COPPA DELLE COPPE con tutto lo strascico del suo fascino.
E la COPPA INTERCONTINENTALE?
COPPA DEL MONDO PER CLUB: scenari desolanti, compresa la finale a Tokyo già da un pezzo.
C’era una volta: andata in casa e ritorno in Sudamerica o viceversa.
Una finale alla Bombonera o al Monumental la devi vedere per forza.
Anche a Cristiano Ronaldo tremerebbero le gambe.

E’ tempo di NATIONS LEAGUE.
Gironi a tre e la GERMANIA retrocessa.
Che TRISTEZZA.

Unica consolazione: sono stato un ragazzo fortunato.
DAVIDE che batte GOLIA LA MIA RELIGIONE.
Il Mundial ’82 e la MAGLIA ROSA griffata nr e VINI CORVO IL MIO MANTRA.

L’ITALIA timida che contro tutti stenta con le piccole e annienta Argentina, Brasile i crucchi che grazie agli azzurri non vincono sempre, caro LINEKER.
Ed IL PALERMO piccolo piccolo che faceva gridare al miracolo per un punto in trasferta.
Alla Favorita in avanscoperta e gli altri in allerta.
L’Arena una bolgia: i miei gladiatori con quei calzettoni bianchi che risaltavano eccome, altro che loghi.
DE STEFANIS, DE ROSA, GASPERINI.
Stanchi, sporchi.
FELICI.

OGNI MALEDETTA DOMENICA.

Dario Romano
Football History Administrator

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