Sempre a fronte alta – l’eterna vendetta

Articolo di Paolo Rizzo.

Come in precedenza, eccoci al martedì ed ecco  il secondo appuntamento della rubrica dedicata al mondo curve.

Doveroso iniziare dai fatti di casa nostra, considerato che tutti ne parlano, giudicano, commentano, condannano e vanno alla ricerca disperata di notizie, foto, filmati, come se dovessero comprare un palloncino dentro un circo.

Il riferimento naturalmente è a quanto successo all’Arechi anche se non troverete alcun resoconto di quanto successo e  l’unica cosa che “sfugge di scrivere” è che fosse tutto previsto, considerato che,  dal momento in cui le due anime della curva si sono scisse, non c’è stato mai un attimo di pace e già in precedenza i chiarimenti erano finiti malaccio, causando anche numerose diffide.

La situazione che si vive a Palermo è da circa due anni paradossale e venirne a capo è forse impossibile. A qualcuno che si vergogna di quanto accaduto,  per il semplice fatto che sia successo  alla curva rosanero, osiamo ricordare che stesse situazioni sono state vissute a Roma (boys – commando Ultra’; sull’altra sponda irriducibili- viking), a Milano ( fossa dei leoni – brigate rossonere – commandos tigre) a Torino (drughi – fighters), a Brescia (curva nord – curva sud) a Catania (falange d’assalto – irriducibili) …..e l’elenco potrebbe continuare….con resoconti di agguati nei posteggi dei supermercati, in piazze e strade più o meno affollate, con protagoniste mazze e coltelli, …ma questo non è compito nostro.

Quindi nessuna meraviglia o vergogna.

E’ chiaro che  non fa assolutamente piacere e non  c’è da andarne fieri, ma spesso la vita “condominiale”,  non è fatta soltanto di amore e fratellanza e la colpa non è mai di un singolo o un pensiero diverso.

 Giudicare senza sapere è come raccogliere acqua con lo scolapasta.

La speranza oggi è,  che, almeno,  si stemperino i toni e ancora una volta chi regge la baracca cerchi la soluzione meno drastica, senza che il mondo web diventi assoluto protagonista.

Chiusa – definitivamente –  questa parentesi, considerato che c’è gente maggiorenne e vaccinata che sa molto bene come affrontare ogni tipo di vicenda,  passiamo ad altro.

In maniera quesi silente è stato già adottato da diverse società il codice di comportamento all’interno degli stadi e questo consente di selezionare la tipologia del tifoso che si vuole ospitare. Ad esempio se qualcuno contesta la società in maniera accanita, quest’ultima si può riservare il diritto di mancato gradimento e pertanto si può rifiutare di emettere il tagliando di ingresso del soggetto indesiderato….Diciamo che la democrazia è un lontano ricordo e l’obligo e sempre quello di essere schierati e corretti!!!!

Frattanto anche a Siracusa hanno voluto mettere in atto il codice “ sessuale” sponsorizzato dai laziali nell’ormai famoso volantino  e la conseguenza è stata che le “ Ultras Aretusee hanno abbandonato la curva in polemica con i loro colleghi ultras.

In attesa che ricominci il campionato di serie C, si riorganizza pure la curva granata a Trapani, dopo i fattacci di Villa San Giovanni del 17 novembre scorso, allorquando,  in uno scontro ravvicinato con  i leccesi, vi fu ampia somministrazione di scappellotti e sottrazione di pezze, striscionie bandiere, che portò allo scioglimento del Gruppo Ultras Granata Curva Nord.

Dopo ampia riflessione, presso lo stadio provinciale,  si è così costituito il Gruppo Ultras 2 Aprile 1905 ed in esso confluiranno tutti gli appartenenti ai vari gruppi trapanesi presenti in curva.

Passando il confine, migriamo in Spagna e precisamente a Siviglia, dove segnaliamo l’iniziativa degli Ultras locali –  i Biris Norte – che,  in aperta polemica (e non potrebbe essere diversamente considerata la loro natura sinistrorsa) con gli ultras laziali, hanno diffuso un volantino che stigmatizza l’iniziativa laziale ed anzi promuove  le donne,  al centro del loro progetto di curva invitandole a formare proprio la prima linea,  della loro front-head.

Naturalmente c’è chi ha apprezzato, c’è chi ha ironizzato, c’è chi semplicemnete ha ignorato il tutto senza assumere alcun genere di posizione in merito alla presenza del gentil sesso sui gradoni .

Ma proprio in questi giorni, mentre tale iniziativa veniva ampiamente lodata e pubblicizzata da chi aveva ritenuto sessista ed ignobile la trovata dei romani gladiatori , sulle pagine del web,  è venuta fuori una storia che mette in cattiva luce proprio i Biris Norte, che non sono proprio degli stinchi di santi.

Sembrerebbe infatti che nel lontano 2013, in occasione di una partita di europa ligue, gli stessi, infastiditi dalla rumorosa e colorata presenza nelle vie della città di tifosi ospiti,  abbiano attaccato un gruppo di ultras del Slask Wroclam, squadra polacca di Breslavia, causando perdite di pezze e di qualche dente, oltre che dei tre punti in campo.

L’occasione per la vendetta dei polacchi non ci fu, perché al ritorno gli spagnoli non si presentarono in terra straniera e pensarono di evitare guai maggiori.

Ma la cosa andò diversamente, in quanto da quel giorno, gli stessi polacchi sono puntualmente andati a caccia degli andalusani in giro per l’Europa!!!

E ‘ accaduto a Maribor, a Cardiff, a Firenze, a Manchester e questo senza – udite, udite – che ci siano state sfide calcistiche di mezzo con protagoniste il Siviglia ed il  Slask Wroclam. In altre parole, i polacchi hanno raggiunto tutte queste mete con il solo scopo di scontrarsi con gli ultras del siviglia, impegnati a seguire la propria squadra contro altre singole squadre. Ed il loro scopo è stato sempre ampiamnete raggiunto considerato che hanno sempre avuto la meglio in tutti gli scontri ravvicinati creati per le occasioni!!! Sono quindi cinque anni che i polacchi inseguono la loro vendetta e ancora non si sono stancati…

Paolo Rizzo

 

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