Sempre a fronte alta-Chissà se sarà…

A qualche ora dalla vittoria contro il Teramo, mentre un po’ tutti si gustano ancora la “fuoriuscita” immediata del Catania dal torneo dei play off, la parte di città che ha a cuore le sorti del Palermo, si interroga sull’immediato futuro calcistico.

Chiariamo subito che il cammino è ancora all’inizio e che il Teramo, era sicuramente l’avversario più abbordabile e lo scoglio meno arduo da affrontare , non foss’altro per il doppio risultato a disposizione.

Quello che conforta è stata la prestazione della squadra in campo che ha saputo subito sbloccare la partita e poi amministrare l’incontro con una certa maturità e consapevolezza della posta in palio. Quello che entusiasma è l’ennesima dimostrazione di sentimento passionale espresso dai tifosi che hanno voluto incoraggiare e sostenere la squadra per …strada, alla vigilia della partita

Persistendo la chiusura degli stadi, la voglia di incitare e di riscaldare l’ambiente è stata trascinata per strada proprio per essere tangibile agli stessi protagonisti sul campo. A dire il vero, per l’intero campionato proprio gli Ultras, non hanno fatto mai mancare tale passione e tale entusiasmo e prove di ciò sono ad esempio “gli spettacoli” organizzati in occasione dei due derby con i cuginetti rossazzurri, ma proprio domenica la platea dei partecipanti su strada si è ancora di più allargata ed a fianco degli Ultras, sono scesi anche tifosi da divano che sino ad ora avevano preferito aspettare il risultato prima di esultare.

Insomma, la tifoseria auspicava, sperava, pretendeva una vittoria, intanto nel primo turno dei play off e vittoria è stata.

Fortunatamente, il rinvio del secondo turno, sta allentando un po’ la tensione e la fatica dei protagonisti e così si sta arrivando alla trasferta di Castellamare di Stabia, con un po’ meno di “elettricità nelle gambe e nella testa di tutti, anche perché lo scenario che si porrà dinanzi sarà quello di un solo risultato a disposizione e cioè la vittoria, in uno stadio nemico, anche se vuoto.

La roulette dei play off ha cominciato a ruotare e la pallina impazzita dovrà sempre piazzarsi sulla casella della vittoria per i rosanero…in virtù di un fato che sin troppe volte si è mostrato avverso a questi colori.

Al contrario dei cuginetti rossazzurri, che si sono tolti il pensiero per evitare di soffrire sino alla fine, a Palermo, il gioco continua e chissà…

Questo è il senso del calcio e questo è quello che ci piace…ma non sempre è così.

Il sano sfottò, il campanilismo, la goliardia…non dovrebbero mai lasciare il posto ad eccessi, proprio in ragione della sopravvivenza del calcio stesso.

A tal proposito, dando uno sguardo in casa d’altri, è d’obbligo segnalare due episodi che non ci sono piaciuti proprio e che hanno visto come protagonista l’ambiente di Salerno e la sua tifoseria.

Innanzitutto con il tragico incidente che ha visto perdere la vita ad un giovane sostenitore di 18 anni, coinvolto in un incidente stradale proprio mentre la città festeggiava la promozione in serie A…In un clima di festeggiamenti, forse si è un po’ troppo esagerato e la situazione è sfuggita di mano a chi di dovere…Certe esagerazioni non hanno senso e se poi qualcuno ci deve rimettere la vita…beh meglio proprio evitare. Certo il destino è stato crudele, la disgrazia non era prevista, il diavolo ci ha messo le corna…però rimane il fatto che a 18 anni, non si può e non si deve morire.

Se questo episodio può essere catalogato come una tragica fatalità, eguale valutazione non si può dare a quanto successo nelle immediate ore del match con il Pescara e che ha visto protagonista in negativo, qualche esasperato tifosetto granata, che travestendosi da guappo, ha pesantemente minacciato ed insultato la figlia dell’allenatore dei biancazzurri che vive proprio a Salerno. Ciò al fine di “pretendere” dagli avversari della Salernitana, il lasciapassare per la conquista dei tre punti e quindi del raggiungimento della promozione.

Un atto vile, ignobile, inutile che ha macchiato la vigilia di una partita di calcio,…di calcio,…se qualcuno l’avesse dimenticato. Certo anche in questo caso si è trattato di un episodio isolato, di una ennesima dimostrazione della cretinaggine del genere umano…ma il non condannare ed il non porre rimedi a simili fatti, è da criminali.

Mentre piazze calde come quella di Salerno quindi festeggiano, a Livorno, altra piazza caliente, si protesta per la retrocessione in serie D. I tifosi hanno subito questa ennesima delusione e pretendono il rispetto della propria maglia. Scesi in piazza, hanno così urlato la loro rabbia e contestazione per gli attuali vertici societari.

Proseguendo, osserviamo che mentre nella Roma giallorossa si stempera la delusione per i risultati ottenuti in questa stagione, con l’arrivo di Jose Mourinho, a Formello, gli ultras biancazzurri non hanno proprio niente da festeggiare e hanno colto l’occasione di rinfacciare a Lotito la sua mala gestione, forse un po’ troppo interessata ai traguardi da raggiungere proprio con la Salernitana.

I campionati volgono al termine e ulteriori piazze di rilievo per il panorama passionale stanno ancora domandandosi le ragioni di un fallimento sportivo che li riporterà indientro nel tempoE’ questo il caso di Cosenza, Pescara, Cava dei Tirreni…tutte piazze del sud che ancora una volta pagano la mancanza di imprenditoria locale in grado di appassionarsi al calcio nostrano più che alle …stelle a striscie!!!

L’analisi sociologica e finanziaria la lasciamo a ben altri esperti, noi, romanticamente ci culliamo la rassegnazione e la speranza in un domani migliore.

Per oggi è tutto e per quanto ci riguarda direttamente, aspettiamo giorno 19 maggio, nella speranza che il sogno si tramuti in … P

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