Sempre a fronte alta… Salviamo il soldato Ryan

(Saving Private Ryan) è un film di guerra del 1998, diretto da Steven Spielberg, che con questo film vinse il suo secondo premio Oscar per la miglior regia.

Durante la seconda guerra mondiale John Miller, capitano della Compagnia C del 2º Battaglione Ranger, partecipa al sanguinoso assalto anfibio di “Omaha Beach”, nella Normandia occupata dai tedeschi, sopravvivendo al terribile mitragliamento e bombardamento tedesco delle spiagge con parte dei suoi uomini, che ,una volta sbarcati guida nell’espugnazione di un bunker e alcune trincee. Il giorno seguente a Washington, il capo di stato maggiore dell’esercito, generale George Marshall, apprende la notizia della morte di tre dei quattro fratelli della famiglia Ryan e che il quarto e ultimo fratello, il paracadutista ventiseienne James Francis Ryan, è disperso dopo i lanci avvenuti poche ore prima dello sbarco.

Da lì inizia l’operazione di salvataggio del manipolo di valorosi.”

Con il dovuto rispetto e con i doverosi paragoni con la squadra capitanata da Matteo Brunori, adattiamo questa storia un po’ al campionato del Palermo, anche se di valoroso e coraggioso non ci sarebbe proprio nulla da evidenziare al contrario della vicenda di bellico ricordo!!

Ci sono da disputare questi play-off e quindi è più che giusto mettere da parte qualsiasi valutazione e rancore verso questa squadra che ha così mal gestito l’intero campionato e c’è soltanto da serrare le fila e lottare sino all’ultimo per raggiungere un traguardo per lo più insperato.

Rimandiamo le valutazioni ad una fase successiva e godiamoci l’entusiasmo del momento, in un Barbera pieno di voglia di vincere e di sognare.

La conquista del sesto posto finale è un brodino da assaporare in mancanza di meglio e soltanto proseguendo il cammino potrà diventare un piatto gourmet.

Anche a Bolzano non si è visto granchè di gioco da parte della squadra, ma almeno si è intravista una rabbia ed un carattere che era stato smarrito lungo il percorso. Con un po’ di fortuna la porta rosanero è rimasta inviolata ed il golletto di Diakitè è bastato per tenere dietro proprio la Sampdoria prossima avversaria.

Il confronto con i blucerchiati dà la possibilità di giocare su un vantaggio che è quello di potere anche pareggiare al termine dei 120 minuti di gioco ( 90 regolamentari e 30 di supplementari) in una sfida secca senza ritorno.

Sicuramente la squadra avversaria allenata da tale Andrea Pirlo ( campione dal talento indiscusso) arriva a questi spareggi in forma migliore rispetto al Palermo e la dimostrazione è data dalla grande rincorsa fatta per raggiungere la zona nobile della classifica, con la ciliegina della netta vittoria finale a Catanzaro nell’ultima di campionato, ma..c’è sempre un ma…e cioè che il Palermo di suo se si dovesse sbloccare mentalmente, no teme nessuno e la controprova è data dal fatto che neanche le neo-promosse Parma e Como, sono riuscite a sovrastare i rosanero nei confronti diretti, così come la stessa Sampdoria non è riuscita a batterlo nell’ultimo confronto avuto, qualche giorno fa, nel pieno della crisi esistenziale del gruppo coriniano.

Superare questo primo scoglio, significherebbe tanto per i rosanero e chissà che non scatti quella molla che porti a raccogliere quello che si credeva fosse stato seminato in fase di campagna acquisti da parte della dirigenza.

Queste partite dei play off dovranno essere giocate al massimo della concentrazione e le ultime energie residue dovranno essere tutte impiegate per non lasciare nulla di intentato: questo è quello che chiede la Curva, la folla, la città. Chi non è in grado di reggere questa pressione, questo impegno, questa battaglia, si tiri indietro e dia spazio a chi ha voglia di lottare e di vincere.

Di sicuro i tifosi saranno come sempre al loro posto ed il sostegno sarà incondizionato sino al triplice fischio, poi si tireranno le somme per tutti.

Intanto il nostro soldato Ryan va salvato ad ogni costo, perché è giusto che sia così.

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