Sempre a fronte alta – Omaggio alla follia

Uno dei sinonimi della follia è lo squilibrio….e se volessimo analizzare la partita di Padova, non credo che ci sia definizione più corretta.
Il Palermo, come spesso accade, è sceso in campo distrattamente ed ha accusato una doppia infilzatura ( tipica del galletto amburghese), senza neanche subire il gioco avversario.
Un doppio svantaggio figlio di due distrazioni che hanno pregiudicato la prima mezz’ora di gioco sul campo e non sugli spalti, dove, come al solito, gli oltre millecinquecento tifosi al seguito, si distinguevano per un encomiabile, fragoroso ed invadente sostegno.
Il fato ha voluto che Di Mariano, uno dei giocatori fin qui meno prolifici e criticati, ha infilato una doppietta, in attesa di una pennellata d’autore a firma del bomber Brunori, che da solo è valso il biglietto d’ingresso allo stadio.
Dopo aver ripreso il pallino del gioco, il Palermo ha conquistato quindi il vantaggio e sembrava poterlo portare in porto sino alla conquista della vittoria ed invece l’ennesima amnesia ha provocato prima il pareggio del Cittadella e successivamente un penalty a sfavore, revocato successivamente dal Var, che avrebbe portato addirittura l’incredibile sconfitta.
Insomma l’ennesimo pomeriggio da polli, in virtù del fatto che, ai più, è sembrato svanire il sogno della vittoria e della conquista dei tre punti, dinanzi ad una squadra , come quella del Cittadella, sicuramente abbordabile, battibile.
A Padova, il reparto arretrato non ha dato le necessarie garanzie di stabilità al resto della squadra e nonostante i tre gol realizzati, non si è potuta sfatare la maledizione della conquista del successo che oramai manca da fin troppo tempo.
Guardiamo comunque innanzi, perché nulla è perduto e perché abbiamo visto finalmente il sorriso sul viso del ritrovato bomber Brunori e soprattutto abbiamo potuto applaudire Kekko Di Mariano, autore del suo terzo gol consecutivo. Sfatata anche, sempre grazie a Di Mariano, la stregoneria degli errori dal dischetto e questa è già una conquista.
Sugli spalti ovviamente, come accennato, non c’è stata partita e vedere per l’ennesima volta uno stadio avversario colorato di rosanero, animato dallo slang palermitano e rintronato dai cori dei panormiti ultras, riempie solo di orgoglio e di gioia. Che sia viatico di un completo risveglio di appartenenza e di amore unico verso due soli colori: il rosa ed il nero!!
Adesso arriva il Modena e vincere sarà un imperativo, in ragione del fatto che il treno dei play off è già partito ed il Palermo è in leggero ritardo. Sicuramente non ci saranno lunghe code ai botteghini ( come consuetudine a meno che non ci sia da festeggiare qualcosa), ma ci si augura che, almeno, chi sarà presente, svolga un ruolo fondamentale per spingere la palla in rete, a prescindere magari dal gioco che si svilupperà in campo.
D’ora in poi l’obettivo sarà sempre lo stesso e cioè vincere seppure a ….” cavuci e muzzicuna”!!!
Frattanto, la primavera del Palermo stacca con 5 punti le inseguitrici del suo girone di campionato e conferma le premesse per una vittoria finale che può fare solo piacere.
Aspettando quindi venerdì sera, speriamo che il buon fato possa regalarci qualche soddisfazione in più, senza che questa consuetudinaria “follia” possa continuare a mordicchiare il fegato di chi al Palermo ci tiene senza se e senza ma, da ieri, compreso oggi e fino all’infinito.

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