Sempre a fronte alta- A piccoli passi

Il doppio confronto settimanale ha portato due punti, contro due attuali dirette concorrenti per non retrocedere e le valutazioni da fare sono tante e tutto sommato contrastanti.
Diciamo che la classifica si è comunque incrementata e la zona caldissima si è mantenuta a distanza, mentre addirittura, la zona play-off è a vista. In un campionato molto lungo e strano, i sali e scendi sono all’ordine del giorno e squadre quotate come Cagliari, Perugia, Parma, continuano ad accusare inaspettate difficoltà, proprio al pari del Palermo, del Genoa o del Brescia.
I risultati del Palermo sono forse anch’essi al di sotto delle aspettative, ma è pensiero comune che quello che va difeso oltre ogni cosa è la categoria, la permanenza in serie B, riconquistata con impegno e sudore.
Tornando alle due partite giocate, la prima ha visto il Palermo protagonista di un pareggio a reti bianche contro un rimaneggiato Como. Un inizio di gara promettente, aveva illuso gli eroici tifosi ( circa quindicimila ) che avevano infranto il rito dell’Immacolata a casa tra dolci, briscole e cotton fioc… o cotillion che dir si voglia. La squadra rosanero, ha lottato per un tempo a pieno regime, salvo poi tirare i remi in barca e rischiare qualcosa nel finale. Da segnalare però, che proprio allo scadere della partita, mentre Pigliacelli calava la sua saracinesca, salvando il risultato, dall’altro lato del campo, un episodio molto discutibile in area di rigore lariana privava la truppa di capitan Corini, di un sacrosanto rigore, senza che i tecnici del var, intervenissero sull’operato distratto dell’arbitro!!!
Sugli spalti mentre si faceva notare una discreta presenza di comaschi, giungeva voce di qualche contatto tra le tifoserie a ridosso dello stadio e prima che iniziasse la partita, cosa che ha portato all’applicazione di un paio di daspo a danno dei supporters palermitani.
Archiviato il pareggio contro il Como, Brunori e company hanno affrontato in trasferta la Spal ed anche in questo caso è giunto un pareggio, questa volta per uno a uno, con rete del solito centravanti. Una partita combattuta nel corso dei primi quarantacinque minuti e giocata a viso aperto da entrambe le squadre, ma questa volta si è avuta l’impressione che il Palermo fosse nettamente superiore agli avversari e che la vittoria fosse a portata di mano. Pian piano però il ritmo è calato ed è arrivato un altro pareggio che ha stabilizzato la posizione in classifica al quattordicesimo posto, in una graduatoria dalle distanze molto risicate.
Un bel primo tempo quello che il Palermo ha disputato a Ferrara che forse è frutto pure di qualche avvicendamento in squadra, tipo il subentro di Stulac al posto di Broh e di Marconi al posto di Matjeu, capaci di dare un asseto più quadrato alla squadra. Prevedibile invece il calo del secondo tempo per ambedue le squadre, visto gli incontri ravvicinati del terzo tipo a cui li sottopone la lega calcio!!
Un plauso va rivolto a Nedelcerau, vittima di gravissimo lutto in famiglia alla vigilia proprio dell’incontro con i biancoazzuri, che nonostante tutto non ha voluto lasciare il ritiro ed è sceso regolarmente in campo, risultando pure uno dei migliori giocatori rosanero sul piano del rendimento. Veramente emozionante e professionale come ormai raramente capita in questi contesti sportivi, drogati dai flussi monetari continui.
Da consueto encomio, anche la valutazione della presenza sugli spalti dei tifosi rosanero, che, non solo hanno riempito l’intero settore ospiti, con circa mille presenze, ma hanno tifato compatti per oltre novanta minuti, sovrastando lo stesso tifo locale. Unici e fieri.
Anche in questo caso, da segnalare qualche scaramuccia fuori dallo stadio, prontamente sedata dalle forse dell’ordine prontamente intervenute.
Adesso, nel nido delle aquile rosanero, arriverà il Cagliari e sarà l’ennesima battaglia, contro una attuale concorrente dei bassi fondi della classifica. Vincere sarebbe importante per tanti motivi ma diciamo che tale speranza è rivolta ad ogni singolo incontro in programma. Stranamente, in questo campionato, le maggiori difficoltà la squadra le sta incontrando proprio al riparo delle mura amiche e ciò deve far riflettere i suoi tifosi sulla assoluta necessità di sostenere ancor di più i propri colori, tralasciando le eventuali critiche soltanto al termine delle partite. I fischi, ameno che non siano quelli dell’arbitro e siano a favore del Palermo, non aiutano nessuno, mentre si gioca e questa è una regola imprescindibile dalla simpatia che si possa nutrire per l’allenatore o il presidente che sia.

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