Sempre a fronte alta – Pecore allo sbando

l tentativo di analisi odierna, nel post di Reggina Palermo, parte da una riflessione di carattere sociale e cioè dal fatto che sabato scorso, si sia giocato alle due di pomeriggio, in un torrido giorno di settembre, quando la colonnina del termometro segnava all’incirca 33 gradi centigradi. Ciò, per soddisfare le voglie di protagonismo della Lega Calcio e la bramosia di denaro dei padroni del calcio ovverossia le Tv e gli sponsor.
Oramai non c’è più ritegno e gli appuntamenti sportivi, vengono piazzati in giornate, in orari, in periodi così assurdi che realmente scoraggiano le folle di tifosi a seguirli, tanto sui gradoni degli stadi, quanto sulla stessa poltrona di casa, dinanzi alla TV.
Nessuno se ne accorge, nessuno interviene e le cose vanno sempre peggio. Il calcio moderno, non sa più cosa fare per dimostrarsi assurdo ed irreale, nella sua disorganizzazione e nella sua lontananza dalla volontà popolare.
Sarà una mia opinione personale…ma ben presto questa bolla di false illusioni e finto perbenismo, esploderà e occorrerà mettere mano ad una riforma radicale per coinvolgere di nuovo la gente a seguire uno sport che almeno in Italia, è quasi (o meglio era) una leggenda, una tradizione, un culto.
Si gioca quando non si dovrebbe, negli orari più impensati e magari a calciomercato aperto, così da non sapere neanche se chi segna oggi per una squadra, domani ci giocherà a favore….Ditemi voi se è facile dare a tutto questo un senso compiuto.
Saltando di pala in frasca, come si suol dire a Brescia, piuttosto che sul ponte di via Oreto a Palermo, ricordiamo con dispiacere che la truppa di capitan Corini ha rimediato una sonora scoppola, figlia di tanti problemi, coincidenze e scusanti che non stiamo qui a ripetere.
Senza volersi aggiungere alle schiere di fanta-allenatori, di fanta-dirigenti o presidenti, di fanta-giornalisti o commentatori del cantaro, scriviamo subito che il dato più rilevante è che si è perso punto e basta. Il come, il dove, il quando e il perché a sto punto, importano ben poco.
Quello che deve fare riflettere è invece un dato oggettivo che riguarda l’atteggiamento dei tifosi o presunti tali.
In mille si sono spostati per seguire la squadra sulle sponde dello stretto e pensiamo che non sia stato proprio facile inghiottire una batosta simile, dopo che la settimana precedente, si erano inopinatamente cedute le armi ad un non certo irresistibile Ascoli.
Eppure, proprio questi mille presenti nel settore ospiti del Granillo, non hanno mai cessato di incitare la squadra, non hanno osato fischiare alcuno dei protagonisti e non si sono lasciati andare a quali invettive o commenti sarcastici sull’andamento della partita. Hanno accettato la sconfitta e sono già pronti a ripartite dalla prossima difficile sfida contro il Genoa.
A loro va rivolto il plauso di una restante moltitudine di pseudo-tifosi che non fanno invece altro che polemizzare su tutto e su tutti, con un rantolo di lamentela ed insoddisfazione perpetua che li assimila più a petulanti casalinghe schiffarate, piuttosto che ad indomiti sostenitori di una fede, di una passione verso due soli colori.
La storia purtroppo si ripete e la platea di tifosi – o pseudo tali – rosanero, non concede alcuna tregua, non perdona alcuno sbaglio, non si fa coinvolgere da alcuna progettualità…vorrebbe tutto subito, salvo poi ricominciare immediatamente a lamentarsi su tutto l’universo creato.
Dopo avere divorato velocemente le maglie di Crivello e Lancini, stanno così tentando di bruciare la panchina di Corini, per poi tentare l’assalto pure al plurimiliardario Monsour, reo di non avere ancora portato il Palermo in coppa del mondo….
Da quando il Palermo è stato promosso in serie B, la morbosa attenzione di tali simil tifosi o pseudo tali, si è rivolta alla campagna acquisti, al colore delle maglie, alla vetustà dei seggiolini, al costo degli abbonamenti e dei biglietti, alla scelta di Corini ed alle dimissioni di Baldini….in un crescendo di mugugni che ha riguardato lo stesso nuovo assetto societario…!!!
E’ stato scritto che saremmo stati una pallida succursale del Manchester city, che ci avrebbero rifilato gli scarti delle squadre già possedute dal city group, che non avremmo mai potuto vincere niente perché per regolamento questo è vietato…insomma un crescendo di castronerie, spesso scritte più in ostrogoto che in un italiano stentato…con il solo intento di dire qualcosa, di dimostrare la propria conoscenza su argomenti pallonari e non, la propria competenza tecnica, finanziaria, filosofica etc…
Senza volersi dilungare ancora oltre….diciamo proprio che il limite è colmo.
Chi vuole continuare a seguire le gesta del Palermo lo faccia con passione, equilibrio e fede… tutti gli altri che si dedichino ad altro e non ci stiano a rompere gli zebedei quotidianamente.
Siano i social usati con parsimonia e con intelligenza e che se è il caso…l questi stessi signori lascino le storiche maglie rosanero, quale patrimonio esclusivo di chi in esse ci crede, ci soffre e ci spera.
E questo pur se il numero dei presenti allo stadio dovesse tornare ad essere pari ai 3000 della serie C, salvo poi essere contornati dai trentacinquemila occasionali della domenica successiva

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