Sempre a fronte alta- Per un calcio moderno

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Un Palermo vittorioso ad Andria, conferma di aver imbeccato la strada giusta per disputare un campionato avvincente sino all’ultima giornata, complice anche la debacle del Bari, che sta dimostrando di non essere pari alla Ternana capolista indiscussa dello scorso campionato.

Ancora quindi una domenica perfetta per i colori rosanero che oltre a vincere in campo avverso, hanno visto crollare chi li sopravanzava in classifica come il Bari ed il Monopoli.

Con un Brunori in grande spolvero e con un ritrovato centrocampo a prova di robustezza, Mastru Filuppi si gode questo secondo posto, che, sino a qualche settimana fa, sembrava proprio irraggiungibile.

Per essere ancora più scrupolosi circa l’esito della vittoria ad Andria, è giusto sottolineare che sino a qualche giorno prima, la squadra si era sobbarcata una trasferta a Catanzaro ed i più avevano storto il naso, soppesando lo sforzo fisico ed organizzativo di questo impegno infrasettimanale, che avrebbe potuto incidere negativamente sull’esito del campionato. Invece Valente e company hanno dimostrato che l’unione fa la forza ed uno spogliatoio compatto può sopperire pure ad una giustificata fatica. Se lo spirito continuerà ad essere questo…la lotta per l’agognata promozione sarà quindi entusiasmante sia in campo che sugli spalti.

Questi risultati positivi oltre che dare forza e morale alla squadra, rinfocolano l’entusiasmo dei tifosi, che, a questo punto, dovrebbero cominciare sul serio a riempire quasi del tutto lo stadio, indipendentemente dal fascino e dalla forza dell’avversario e dalla categoria di appartenenza. La speranza è quella che ognuno faccia la propria parte sino al termine del campionato e poi….quello che arriverà, su tutti i fronti, si vedrà.

Vedere ormai costantemente una macchia di rosanero anche sugli spalti avversari, è un ulteriore stimolo per la squadra ed un pizzico di orgoglio per il resto della tifoseria, che però è chiamata ad abbandonare pregiudizi e poltrone, per dare un contributo concreto di passione e colore alle sorti.

Per scaramanzia, non aggiungiamo altro e prepariamoci a serrare le fila in vista del confronto con il Potenza, in programma giusto domenica prossima alle 14,30.

Dedichiamo quindi il nostro sguardo a quanto accaduto nel resto d’Italia.

A conferma delle grandi porcate compiute dalla lega calcio a qualsiasi livello si esprima, narriamo di due episodi che sono verificati a due latitudini opposte…in serie A ed in serie C.

A Roma, si è disputata la partita di campionato tra Lazio e Salernitana…sebbene ambedue le squadre tuttora siano di proprietà di tale presidente Lotito. Peccato che una precisa norma federale impedisca ciò e che, in maniera non ammissibile, quest’estate si sia data una proroga per risolvere questo pasticcio. La soluzione trovata era quella di una gestione ponte ad una sorta di “gestione commissariale” che impedisse qualsiasi interferenza “ sportiva ed amministrativa” sino ad un termine massimo di qualche mese!!! Ebbene di mesi, rispetto all’inizio del campionato, ne sono passati tre e nulla si muove, sul fronte cessione societaria delle azioni di una delle due squadre , da parte del Lotito presidente, ben famoso per le sue sortite anti-sportive e per la sua chiacchierata gestione di interessi personali, in quel di gestione comune della federcalcio!!!

Un presidente che tra l’altro non gode né della stima dei tifosi laziali né di quelli salernitani, tant’è, che ieri, tra bengala, botti e cori, è stato più volte “mandato a…. quel suo “paese natale”!!!

Se il calcio fosse “della gente”….il verdetto sarebbe ben più che acclarato!!!

A chi ben ricorda quanto scritto in passato proprio nel corso di questa rubrica, l’opinione circa anche la gestione del covid in ambito sportivo, è stata abbastanza aspra.

Ciò, considerato tutto quello che è accaduto nel passato, in merito alla gestione delle situazioni, venutasi a creare.

Un caso per tutti, il derby di Catania, quando il Palermo fu costretto a giocare con appena 12 uomini a disposizione. a causa dell’epidemia che aveva colpito la squadra. Non furono ammessi né rinvii né giustificazioni. Si giocò e basta, tra l’indifferezna dei tanti e le spallucce degli altrettanti.

Ebbene anche ieri in Calabria, dove era in programma la partita Catanzaro Messina è accaduto qualcosa di assurdo, in linea con quanto precedentemente ricordato. L’orario della partita è stato posticipato dalle 14,30 alle 20,30…per dissipare i dubbi circa la sospetta presenza di casi covid nell’organico giallorosso. La squadra siciliana è stata così costretta all’autoisolamento sul pullman, in attesa del respondo dei tamponi, senza che fosse predisposta alcuna fase organizzativa e di accoglienza per gli stessi atleti, che di li a poco, avrebbero comunque dovuto obbligatoriamnete giocare. Testimonianza diretta ne sono le parole dell’allenatore messinese che così ha testualmente giudicato ,quanto accaduto: “Siamo arrivati allo stadio soltanata 40 minuti prima dell’inizio della partita, per motivi di ordine pubblico. In attesa dei tamponi abbiano mangiato soltanto un toast ed abbiamo atteso l’esito per strada. Non penso che sia possibile trattare degli essere umani così. Non c’entra il Catanzaro ma quello che abbiamo passato oggi è inaccettabile, mi auguro che le regole cambino ma non per noi ma per tutti. Siamo scesi in campo per forza e schierando anche qualche 2002”.

Ovviamente ogni giudizio, sui fatti occorsi, sarebbe superfluo ma non banale è la considerazione che se tutte le società fossero state unite e leali, chi gestisce il pentolone del calcio…avrebbe ricevuto un bel calcione “moderno” nel di dietro!!

Frattantro, diabolicamente si persevera.

In chiusura, proprio per voler ricordare ai rituali detrattori dello spirito ultras, è bene che oggi venga esaltata la cooregrafia dei tifosi del Milan, in occasione del derby meneghino….Una partita importantissima per le sorti del campionato, sentitissima da ambedue le tifoserie, teletrasmessa in mondovisione e quindi occasione ghiotta per mettersi in mostra…eppure, sulla sponda rossonera, si è voluto esaltare, con una immagine e con una frase il ricordo della tragedia del Corona Virus, ancora in atto in tutto il mondo, rendendo pieno merito a chi ha lottato sin dal primo minuto, per aiutare la gente.

Chapeau!!!

Questo è il calcio popolare.

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