Sempre a fronte alta-Palle di cristallo

… Lady Maara …fu un personaggio tragicomico di numerose serate palermitane.

Travestita da perfetta chiromante, il mitico Andrea Costa, faceva puntualmente la cresta a ben più famose maghe del set televisivo e con la sua icona irriverente oltre che con la sua inflessione dialettale inconfondibile…”arricriava” i programmi televisivi di numerose tv private locali, con previsioni strampalate e con battute al fulmicotone.

Beh…l’editor di questa testata Francesco Safina, può ben vantarsi di aver regalato perle di saggezza e anticipazioni di previsioni, con personaggi ed argomentazioni diverse, che al contrario di quelle che faceva la rinomata Lady Maara, non sono mai strampalate e abbastanza circoscritte.

Non è mistero infatti che, proprio da questa testata, diverse volte si è parlato dell’universo calcistico in fase di cambiamento radicale, di logiche affaristiche che scompigliano i piani dei tifosi, di tv e sponsor che si sono già impossessati di tutto e di più…

Ebbene, anche dello stesso argomento della volontà delle big europee di staccarsi e di creare quanto prima un campionato tutto loro, ne avevamo già discusso…ed oggi siamo a commentare quello che già avevamo anticipato.

Notizia del giorno è infatti che le big del calcio europeo ( italiano – inglese – spagnolo, in attesa delle francesi e delle tedesche ) hanno lanciato la loro sfida alla Uefa ed a tutto il panorama calcistico internazionale creando ed ufficializzando la loro SuperLigue, che prevede l’organizzazione in proprio di un campionato internazionale che di fatto soppianterebbe l’attuale champions league. Niente più qualificazioni, niente più sorprese, sulla scorta di un torneo ben definito, con regole già scritte e partecipazioni assicurate, al fine di garantire introiti certi ed indipendenti da tutti, già dal prossimo agosto tutto potrebbe realmente cambiare, replicando quello che è accaduto già qualche anno fa in Europa league nel basket.

Naturalmente il gotha della politica calcio, non è rimasto a guardare e le minacce di bloccare tutto, di sanzionare i ribelli e di instaurare contenziosi rognosissimi sono piovute come neve dal cielo in un freddo inverno russo…Anzi a dar manforte al governo sportivo internazionale, sono subito intervenuti i politici di mestiere che a difesa degli interessi della gente ( udite…udite) si sono schierati subito di traverso a questa ipotesi rivoluzionaria.

La tesi oggi più sostenuta per boicottare questa ipotesi di stravolgimento del panorama calcistico internazionale è quella della decadenza dei principi di sportività, di genuinità, di semplicità in seno ai dogmi del calcio in favore degli orribili interessi economici che arricchirebbero soltanto i più potenti… In parole povere, questo cambiamento sarebbe la fine delle favole stile Leicester, Napoli o Verona…che vincendo ogni morte di papa ( il Santissimo è autorizzato a fare tutti i dovuti scongiuri del caso) l’agognato titolo nazionale, non beneficerebbero comunque della gloria di confrontarsi con le super potenze europee per poter competere anche in una eventuale conquista del titolo europeo.

Tutte queste palate di emozionante ipocrisia fanno però a pugni con una serie di dati inoppugnabili, che non possiamo nascondere.

Innanzitutto partiamo dalla difesa degli ideali e degli interessi della gente, considerato che il calcio dovrebbe appartenere al popolo.

Dove erano le massime autorità sportive e politiche quando tali interessi riguardavano i tornei nazionali? Dove erano gli stessi personaggi quando le Tv e gli sponsor s’impossessavano dei calendari e ci propinavano lo schifo del calcio spezzatino a tutte le ore e tutti i giorni? A chi pensavano quando la torta degli introiti da spartire favoriva sempre di più gli interessi dei più forti? In difesa di chi si sono schierato ogni qualvolta si è assistito ad un ingiustizia in campo o nelle aule dei tribunali? Quali bilanci hanno controllato quando le società continuavano ad affogare nei debiti e nelle truffe? A chi hanno dato ascolto quando la voce del popolo si mostrava sdegnata dinanzi ad uno stravolgimento di regole e di passioni, introducendo il VAR, omettendo il doping, etc ? Cosa hanno risposto agli interrogativi che venivano posti circa la necessità di una riforma dei campionati che desse valore alle aspettative della gente? Come sono intervenuti in soccorso delle piccole società ogni qualvolta c’è stata la necessità di aiutarle?

Il refrain che abbiamo ascoltato in questi anni è stato piuttosto sempre lo stesso…Il calcio si deve adeguare, i soldi sono alla base di tutto, i bilanci vanno assestati per tempo, non esistono privilegi e zone d’ombra nelle decisioni arbitrali, le riforme vanno discusse al momento giusto, i tifosi devono adeguarsi alle esigenze dei club, gli interessi degli sponsor e delle televisioni sono prioritari…etc…etc ( sempre salute )

Oggi…improvvisamente… cambia tutto…e le sedie vacillano, il potere viene messo in discussione, gli interessi cambiano…ed il refrain utilizza argomenti nuovi come la solidarietà ai più deboli, come la sportività vista sotto forma di valori assoluti…come l’attenzione verso i tifosi vista come regola principale del rispetto e della trasparenza…

Oggi il gotha del calcio e della politica cerca l’appoggio della gente per contrastare lo strapotere di chi negli anni si è arricchito ed ingigantito proprio grazie alle loro concessioni, alle loro omissioni, alle loro benevolenze…

Oggi qualcuno alza la voce e si accorge che il calcio fa schifo…e che lo si vorrebbe trasformare in un mostro ancora più crudele in virtù della forza di po0chi eletti…

Beh…sapete che c’è che a noi tifosi di tutto ciò ce ne può fregare veramente poco, perché del fatto che il calcio moderno fa schifo, ce ne siamo accorti da un bel po’ e l’abbiamo detto, scritto e cantato in tutte le salse, ma nessuno ci ha ascoltato, anzi…siamo stati criticati, accerchiati e sanzionati!!!

Avete voluto teatri al posto di stadi, avete introdotto regole, controlli, sanzioni…per tenere lontana la gente, in virtù del fatto che il calcio dovesse essere per l’elite…avete calpestato passioni genuine e folkloristiche in virtù dell’ordine e della disciplina…avete rovinato le nostre domeniche per crogiolarvi nei vostri posticipi ed anticipi…

Non cercate adesso nessun consenso tra i tifosi per contrastare questa guerra contro i vostri stessi compari di ieri…non ve lo meritate. Noi tifosi, d’altronde, non siamo innamorati dei profitti o dei risultati, piuttosto di una semplice maglia grondante di sudore, sebbene sia sempre più una rarità trovarla, proprio perché l’avidità dei guadagni e la perfidia dei ragionamneti hanno distaccato sempre più i protagonisti del gioco dalla folla nei gradoni…

In un momento di crisi finanziaria latente e ampiamente diffusa, in un momento dove tutto sta andando a rotoli e la vita è affidata ad un vaccino piuttosto che ad un lockdown, è anacronistico che qualcuno voglia cambiare il senso delle cose…Il calcio come qualunque altra cosa, corre sempre più veloce verso il business e non ci possono essere ostacoli per fermarlo perché ogni pausa comporterebbe la sua scomparsa…Chi oggi può, sta cercando di salvarsi…per gli altri non c’è tempo e spazio…

Questo lo hanno voluto chi lo ha amministrato e nessuno lo vuole ammettere.

Volendo pensare male, anzi peggio diciamo pure che non è insensato pensare che questa sceneggiata di essere – una volta tanto – contro lo strapotere delle Big – sia montata ad arte, proprio per trovare l’ennesima giustificazione per una sconfitta dei valori sportivi e per l’ennesima randellata nei denti da dare alla gente. Magari sono già tutti d’accordo e buonanotte alla cause, alle sanzioni ed alle spaccature…

Azzardando l’ennesima infausta previsione, scriviamo pure che questa Superlega europea, anticiperà quella che domani sarà la Superlega nazionale, dove le richiamate favole del Benevento, del Frosinone, del Carpi…non avranno modo di esistere neanche negli stretti confini italici, perché anche in ambito locale, giocherà e parteciperà soltanto chi sarà invitato…d’altronde anche qua c’è bisogno di sistemare i conti e di arraffare più quattrini…o no? Diciamo che per questa volta…ve l’ho raccontata così e chi lo sa se le “palle di cristallo” siano portate a futura memoria da parte di qualche altro protagonista da tastiera…come già accaduto con argomentazioni differenti…Si vede che sono condivise, no? L’importante che trattandosi di cristallo ci si ricordi di non frantumarle…in quanto uniche e preziose

Lascia un messaggio

avatar
  Iscriviti  
Notificami