OLTRE LA DISTANZA RISPETTO E FRATELLANZA

Di Piero La Rosa

Mettete insieme una classica Pasquetta palermitana, una partita del Palermo, e la presenza di tanti amici legati da una stessa passione,… e quello che viene fuori è una giornata indimenticabile, di quelle che ricorderete sempre e racconterete con orgoglio.

Perché quella di quest’anno non è stata una Pasquetta come tutte le altre. C’era certamente l’immancabile stigghiola, la salsiccia, la birra e quant’altro, ma la coincidenza con la partita del Palermo contro il Padova ci ha reso partecipi di una giornata di fratellanza e aggregazione insieme ai nostri “fratelli” del Nord.

La giornata è iniziata presto, già dalle prime ore della mattina ci siamo adoperati ad allestire la sede di questa particolare “arrostuta”, un impianto sportivo con campetto di calcio 5 e tanto spazio nei  pressi della sede della Curva Nord 12.

I padovani, arrivati a Palermo tra il giorno prima e la mattina stessa, sono  giunti al “campo” all’ora di pranzo, accompagnati da un vento di scirocco che da lì a poco si sarebbe trasformato in pioggia, poi sole e poi ancora pioggia.

Ma le condizioni atmosferiche non hanno rovinato la festa. Con i fratelli padovani abbiamo mangiato, bevuto, cantato, scambiato materiale ma anche idee, perché eventi  come questi sono occasioni per scambiare opinioni e pensieri con gente con culture, usanze e modi di pensare differenti dai nostri. 

E tra partitelle nel campetto di calcio, pasta, carne e dolci, il tempo è volato. E dopo aver velocemente sistemato e pulito l’area ci si è spostati al club, per riposarsi un po’ prima della partita. D’altronde “panza china vuole riposo

Dalle 18,30 circa ci siamo ritrovati al solito posto, “ai panini” prima della partita. Con la differenza che oggi tra i paninari, i panellari e gli sfincionari si aggiravano anche i padovani. E dopo qualche panino (per i pochi che avevano ancora fame) e qualche birra (la sete non svanisce come la fame) ci siamo salutati e siamo entrati allo stadio, ognuno nel proprio settore, anche perché da parte nostra il lavoro non era ancora finito.

Finalmente entriamo allo stadio, non sembra vero, è arrivato il momento della partita! 

Ci mettiamo subito all’opera per preparare quella che sarà la coreografia a coronazione di una giornata di fratellanza. Lo stadio comincia a riempirsi, ma non quanto ci saremmo aspettati. La coreografia della Nord riesce comunque, gli striscioni recitano PALERMO E PADOVA – OLTRE LA DISTANZA RISPETTO E FRATELLANZA.

Abbassata la coreografia sono partiti cori di rispetto da parte nostra verso i padovani e viceversa, a  testimonianza della giornata trascorsa e delle parole della coreografia.

La partita è terminata 1 a 1, ma a noi e ai nostri fratelli poco importa il risultato, perché ABBIAMO VINTO ENTRAMBI.

La giornata di festa e aggregazione è stata ancora una volta l’esempio di come il calcio unisce, al di là delle città o della regione, del credo religioso o politico, al di là di tutto. 

Tanti hanno rivisto vecchi amici, e in tanti abbiamo conosciuto gente che molto probabilmente se non fossimo stati tifosi del Palermo non avremmo mai conosciuto

Non sappiamo quando avremo modo di incontrare di nuovo i fratelli padovani, probabilmente ci rivedremo in qualche settore ospiti in giro per l’ Italia, ma chissà quando avremo occasione di passare un’ altra giornata del genere. Magari passeranno anni e saranno altre generazioni portare avanti questa fratellanza, con un’ altra giornata di rispetto e aggregazione come quella appena trascorsa.

Sta di fatto che questa Pasquetta diversa dalle solite la ricorderemo per sempre, sicuramente la  ricorderemo più del risultato.

A presto fratelli 

OLTRE LA DISTANZA – RISPETTO E FRATELLANZA

Piero La Rosa.

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