Considerazioni pre-partita…

Di Paolo Rizzo

Facciamo ordine…

Il Palermo ha necessità di cambiare proprietà e per evitare guai Zamparini trova per strada 4 scappati di casa che gli illustrano un piano che parla di vendita di azioni, di fondi bancari, di soci occulti e menate varie.

Il tempo stringe e per evitare gli arresti e Zamparini si affretta a vendere, scansando verifiche bancarie e palesi perplessità su progetto degli inglesi. Viene il tempo di rispettare gli impegni e di cacciare la grana ma il bluff appare più tragico di quello che si possa immaginare.

Ci sono gli stipendi da pagare e Foschi capisce che la barca sta per affondare anche perché gli interlocutori che si vogliono sostituire agli inglesi sono alla pari di loro a livello di garanzie.

Con l’avallo di Zamparini l’operazione british viene annullata e salgono in sella due scudieri della vecchia gestione: Foschi e De Angelis.

Ci mettono la faccia ma non ovviamente il portafoglio e vanno alla disperata ricerca di chi può accollarsi la società.

Frattanto i creditori borbottano e la lega da ‘ l ultimatum per saldare gli stipendi dei giocatori, pena la penalizzazione.

Il dramma è nell’aria ma Mirri, fiuta l’affare ma allo stesso tempo mette in moto il cuore di tifoso e caccia i soldi per scongiurare la penalizzazione. Siamo a febbraio e si beneficia di un mese di tempo prima che una nuova scadenza incomba drammaticamente in viale del fante, con una penalizzazione devastante per le ambizioni di promozione della società.

Frattanto la classifica si accorcia e la squadra non è più serena.

I tifosi smuovono le acque sui social ed ovviamente operano seminando panico, pessimismo ed inutilità. Anche la stampa, non riesce che a giocare a sparare nel mucchio senza capirci nulla ed inventandosi – scopiazzando – soluzioni, ipotesi, certezze e baldraccate varie.

Si arriva alla vigilia del 18 marzo e gli ennesimi tentativi di trovare un acquirente svaniscono, ma bisogna trovare i soldi per pagare la squadra. Nessuno si fa avanti e il duo Foschi – De Angeli ci mette una pezza, raccattando una prima mensilità e chiedendo disperatamente aiuto anche a Zamparini per pagare il resto.

Al vecchio presidente viene suggerito che il fallimento non conviene e questo suo atto di generosità verso la vecchia società lo potrebbe agevolare finanche per la sua posizione giudiziaria. Zamparini paga quindi una parte di debito di Alyssa, cosa che andava già fatto a luglio scorso, e il Palermo si salva di nuovo in attesa di conquistare la serie A che consentirebbe di sanare tutti i debiti e trasformerebbe la società in un boccone appetibile per tutti.

Detto questo, ma che cosa ci stanno a fare i tifosi in questa città che di tutta questa situazione hanno preso per buono solo la parte tragica? Ma perché non hanno sostenuto la squadra in questa vicenda che risulta difficile pure da raccontare? Ma che genere di aiuto intendono dare per risolvere la faccenda? Ma dov’ erano ogni qualvolta occorreva il loro aiuto? Ma cosa stanno aspettando per sostenere la squadra in queste ultime giornate?

Scrivere su facebook è il loro unico pensiero, seminando inutile dietrologia e putrido pessimismo, gioendo delle sconfitte per dar fiato alle loro lagnanze, ironizzando su una situazione drammatica che significherebbe anche sgomento per chi con il Palermo ci lavora e ci campa anche semplicemente vendendo delle noccioline davanti lo stadio, disprezzando finanche chi sta facendo di tutto per tentarci, per crederci, per lottare….

Onestamente di questa gente non c’è bisogno tra di noi, per loro non c’è posto tra i gradoni ed il sol fatto di considerarli, ascoltarli e leggerli e ‘ il più grande errore che si possa fare:

Ora e Sempre Forza Palermo, Comunque e Dovunque.

Paolo Rizzo

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