Sempre a fronte alta – E’ sempre carnevale

Rubrica di Paolo Rizzo.

Ancora una volta qualcuno ha perso l’occasione per dimostrare di non essere nel torto e di saper amministrare e giudicare con equità e trasparenza…

La notizia della multa comminata al Benevento calcio …”per avere i suoi sostenitori lanciato sul rettangolo di gioco numerosi aeroplani di carta delle dimensioni di 40 cm , all’indirizzo anche del 4° uomo e degli steward, che in almeno un’occasione venivano raggiunti…” è stata ripresa da quasi tutti gli organi di stampa ed ha scatenato sul web una tempesta di ilarità che sembra non arrestarsi. Come era facile leggersi tra le righe di un precedente articolo di questa rubrica, oramai più che i calciatori o i tifosi, a fare notizia sono i daspo e le sanzioni comminate dalla Lega Calcio, che non perde occasione per…non sbagliare solo il conto corrente sul quale accumulare le somme da rastrellare

Questa multa, avvia , tra l’altro una semplice riflessione…

Proprio in avvio di campionato, esattamente l’uno settembre, la partita Cosenza-Verona non si è potuta disputare, per l’impraticabilità dell’impianto cosentino, “ritrovato”, proprio il giorno della disputa, in condizioni non regolamentari. A seguito di ciò, la partita in programma, non si è disputata ed è stato assegnato lo 0-3 a tavolino alla squadra scaligera ed una multa ai cosentini. Naturalmente, la decisione di non far giocare, è stata presa nell’immediatezza dell’incontro alla faccia di quel centinaio di tifosi gialloblu che si erano sorbiti il viaggio dal Veneto alla Calabria, a proprie spese.

Ebbene, per questo “incidente di percorso”, ovviamente nessuno è stato multato o “ daspato” in Federazione, per avere omesso, o camuffato, gli esiti delle preventive ispezioni all’impianto sportivo. Se qualcuno non lo sapesse, è infatti previsto che, la Lega invii degli ispettori per verificare lo stato di forma degli stadi e unitamente agli organi preposti dalla legge, vengono rilasciate le famose omologazioni degli impianti, ben prima del fischio d’inizio…

Tutto questo in Calabria non è stato fatto e si è arrivati al giorno della partita con un campo di calcio ed uno stadio da non aprire…..e con l’ennesima barzelletta da raccontare, in attesa dell’uscita su tutte le sale cinematografiche mondiali dell’epilogo sui ripescaggi in serie B di ben 5 società e del ricorso del Palermo sulla famosa partita di Frosinone.

L’unica nota di attenzione verso i tifosi veronesi è stata quella resa dalla società gialloblu, che, proprio in questi giorni, ha deciso di omaggiare i presenti a Cosenza con una maglia ufficiale della squadra e regalare un biglietto di accesso allo stadio scaligero.

Frattanto, i tifosi di tutta Italia sono stati protagonisti, con in testa i bistrattati Irriducibili biancazzurri capitolini, di un gran bel gesto di solidarietà .

Grazie alla raccolta fondi attivata tra tutte le tifoserie, sono state inaugurate due strutture sportive in quel di Amatrice, dove lo stato continua a latitare in sede di ricostruzione a seguito del recente sisma. La somma raccolta è stata pari a 161.000 euro e senza chiacchere o giri di parole sono stati approntati due cantieri, che nel giro di qualche mese hanno fatto nascere due campi sportivi dotati di tutti i comfort….

Naturalmente …scatteranno apposite indagini per capire cosa ci possa essere dietro a cotal spontaneità e generosità….!!!

Al 12° minuto della scorsa partita tra Lecce e Venezia, la Curva degli Ultras giallorossi si è svuotata senza un perché….

Il mistero è stato spiegato subito dopo.

Sembrerebbe che, ai tornelli di accesso allo stadio, alcuni supporters siano stati bloccati perché indossavano una maglia di solidarietà ai diffidati. A fronte dell’intimazione di rinunciare ad indossare quel pericoloso vessillo, i tifosi hanno fatto dietro front ed hanno rinunciato ad assistere alla partita.

Giunta la notizia in Curva, i compagni di gradoni hanno voluto mostrare il loro disaccordo verso i solerti controllori ed è così iniziata questa trattativa che ha fatto si che tutti gli Ultras si ricongiungessero nel loro settore all’interno dello stadio e che i nominativi dei rivoltosi finessero sul taccuino della onnipresente Digos locale.

A proposito di divieti, segnaliamo come in terra spagnola e precisamnete a Madrid, i Fedayn giallorossi, siano stati bloccati allorquando volevano introdurre allo stadio uno stendardo con sfondo giallo recante la scritta “freedom” con su stampato due rondini….che altro non erano che un richiamo alla libertà per chi è stato condannato in seguito agli incidenti di Liverpool, dove romani ed inglesi si fronteggiarono per le strade.

A proposito di accadimenti in terra straniera, segnaliamo come la trasferta dei napoletani a Belgrado, in casa Stella Rossa, è filata tutta liscia anche grazie ad un rapporto di amicizia e rispetto tra i locali ed i partenopei, stipulato negli anni passati…

La cosa ha stizzito un po’ i dirimpettai della Stella Rossa, ovvero gli Ultras del Partizan, che, con un paio di striscioni addirittura scritti in dialetto da scugnizzo, hanno sottolineato come su questa “amicizia”, nutrano antipatie e disaccordi considerando l’acerrimo contrasto che separa gli aficionados della Stella Rossa e quelli proprio del Partizan….

Come dire… “i parenti me li da Dio, gli amici me li scelgo io….”

Paolo Rizzo

 

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