Sempre a fronte alta…A calci nel sedere!
Preso atto del risultato di Castellammare di Stabia, che ha confermato quanto di brutto si diceva , e si dice, su questa squadra del Palermo, confermo che c’è ben poco da scrivere per commentare l’esito della partita e dell’intero campionato.
In argomento, lascio spazio ai professionisti delle tastiere e del collaudo dei divani.
Pertanto il tradizionale resoconto a mia firma volgerà l’attenzione a ben altro.
A cominciare dall’ormai famosa intervista del Dirigente del City Group Galassi, il quale ha voluto metterci la faccia per commentare l’esito scontato di questo campionato. Anzi, a dire il vero, si è esposto prima ancora che fosse ignobilmente disputata l’ultima partita, per la quale, a suo dire, c’erano fondate speranze di riscatto. Ovviamente non è andata così e pertanto i dubbi su quanto da lui esposto, hanno ancor più un fondamento concreto, per come la penso io.
Eh già…perchè, tralasciando il fatto che il tempo di parlare è stato sbagliato, sia perché ormai tutto era abbastanza compromesso, sia perché ha finito con riaccendere polemiche con la tifoseria che non erano necessarie ed ha, finito pure con dire molto poco su quelle che sono ( o che dovrebbero essere ) le reali intenzioni della società sul futuro rosanero.
Aldilà delle frasi di circostanza e delle populistiche affermazioni ad effetto, si è quindi discusso del nulla ed ogni specifica domanda sul futuro , è stata glissata se non replicata con esternazioni che non sono andate giù , per il verso giusto…non ultima quella sulla riconferma di Gardini!!
Nonostante quindi, qualcuno, si sia tranquillizzato da questo show mediatico, la realtà è ben diversa. Anche perché, detta realtà gioiosa, non può essere quella relativa al compiacimento della conquista di un’ottavo posto o del fatto che ad oggi, a libro paga del City Group, ci siano 80 o 100 dipendenti rispetto agli 8 o 10, di prima del loro avvento.
E’ vero, si sono fatti tanti passi avanti nel settori organizzativi, sul marketing, sulle strutture, sul posizionamento dell’intero brand Palermo in capo al mondo…ma sul campo, si sono inanellati risultati modesti, nonostante le decine di milioni spesi.
Questo sicuramente non è un bene perché non rassicura nè i tifosi, né la stessa proprietà che evidentemente non vorrebbe pagare ingaggi e contratti a gente che non li merita.
Poco conta lavorare 16 ore al giorno e dotarsi di algoritmi o di fantasticherie futuristiche, se poi in campo, perdi con il Cittadella o con chissacchì!!!!
Si partecipa ad un campionato per tentare di vincerlo e comunque per sgobbarsi la pagnotta , non per rubacchiare lo stipendio o per aspettare le vacanze: beh, … negli ultimi tempi a Palermo succede questo e nessuno se ne accorge ,se non i tifosi???
Il calcio è cambiato, i valori umani e sentimentali sono scomparsi, forse ovunque è così…ma non ci si può rassegnare sorridendo in sala stampa.
A questo punto, ancora una volta occorre fare piazza pulita per rivitalizzare una piazza, composta da una platea di tifosi che non si contentano di un espresso macchiato …L’avvento del City Group aveva fatto sognare tutti pur nella consapevolezza che occorreva programmare ed attendere, ma oggi, fa solo rabbia vedere buttare soldi della finestra senza che si compiano passi avanti su alcun fronte, perché, è bene che si sappia che anche lo stesso centro sportivo non è stato definito per come previsto, così come lo stadio rimane in mano nemica e si vivacchia in serie B.
Il progetto del centro sportivo di Torretta prevedeva altri campi, altre estensioni di spazi, altre strutture a supporto della squadra e delle giovanili, che finora non sono state ad oggi compiute. Si ricava l’impressione che ci sia qualcosa che non quadri nelle stanze dei bottoni e non si capisce se ne abbiano contezza gli stessi investitori, che forse sono troppo distanti dalla realtà locale.
Come si suol dire da queste parti, manca chi “frusta lo scecco” per farlo correre prima che si sieda inesorabilmente.
I tempi di reazione per attuare qualsiasi cosa ( sia sportiva che amministrativa) sono troppo lenti e si finisce con vanificare gli sforzi e le spese.
Sconfortiamoci con altro, purtroppo!!!
Sul tema dello stadio, assistiamo, colpevolmente inermi, da troppo tempo, a questa pantomima con la classe politica comunale, la quale, promette – ma non mantiene- di risolvere la vicenda.
Il City Group ha promesso investimenti milionari, sta già lavorando da tempo per garantire l’agibilità temporanea dell’impianto, ma di contro la richiesta concessione dell’uso ottuogenariao, non arriva, nonostante interviste e rassicurazioni del caso.
Il City Group quindi si accontentano delle promesse e dei rimandi nel tempo dei politici?
I tifosi, che ben conoscono l’andazzo amministrativo e politico della città, no.
Il rischio che lo stadio venga chiuso è concreto e questa sarebbe una ulteriore scusa per rimandare i programmi di rivalsa sportiva o addirittura l’abbandono del progetto e del possesso della società rosanero, da parte della stessa attuale proprietà.
Si scherza con il fuoco e si finirà con il bruciarsi le dita e le stesse mani!!!
Deprimiamoci di più!!!
Tornando alla sgangherata squadra che ha disputato questo campionato – ma anche lo scorso, visto che molti sono stati confermati dopo la gestione Corini – c’è da dire che occorrerà una bella rivoluzione : da salvare c’è ben poco a cominciare dall’allenatore che va cambiato, prima ancora di iniziare a discutere sul resto.
La piazza sogna un condottiero che sappia tenere sempre sulla corda la squadra, qualcuno che gridi e non sussurri, qualcuno che sappia leggere le partite prima che si perdano, qualcuno che disponga la squadra in campo con un senso compiuto, qualcuno che giochi per vincere e non per sognare di non perdere. Qualcuno che rida meno e pensi prima di parlare.
Brunori, Pojanphalo, Mignani, Segre, Gomes, Ceccaroni, Blin, Gomis (se integro) Ranocchia (se convinto) forse Pierozzi e Le Duaron…. ( senza che questi in elenco siano necessariamente tutti da considerarsi titolari, ovviamente) per il resto che si lavori a cercarne altri. Non chissà quali campioni ma gente con la mentalità vincente, gente che suda la maglia, gente che abbia un cervello sempre connesso, uomini e non caporali.
Che si perda in campo è accettabile ma che si esca sconfitti già dallo spogliatoio è inammissibile.
Non sarà un lavoro semplice rifondare questa squadra ma i soldi ci sono e devono essere acquisite le necessarie competenze con dei tempi di reazione che siano adeguati: sino ad ora così non è stato. Già la conferma o meno di Osti come direttore sportivo, va operata subito perché i giochi al calciomercato siano anticipati per consentire alla futura squadra di iniziare la preparazione a ranghi pressocchè completi. Non ci si contenti degli scarti altrui per definire un organico che già si sa in partenza che dovrà essere costruito per vincere il campionato e non per sperare di arrivare ai play-off.
Se così non deve essere, che lo si dica subito ai tifosi che probabilmente si dedicheranno alla ricostruzione del proprio fegato senza aspettare l’ultima giornata di campionato, con la convinzione che la propria società è arrivata a Palermo soltanto per giocare a Monopoli!!!.
In ultimo mi sia consentito di chiudere in bruttezza questo mio articolo, che sarà anche l’ultimo di stagione, segnalando con sconforto, l’ennesima malefatta ad opera della Lega Calcio, della Federazione e di tutto il palazzo del potere che fa rimbalzare il pallone in Italia.
Sconquassare una classifica a campionato concluso è una azione delinquenziale a prescindere da chi ne benefici e da chi ne subisca le conseguenze. I risultati ottenuti sul campo sono sacri a meno di fatti compiuti con illeciti riscontrati dalle competenti autorità.
Il male di questo calcio inesorabilmente malato è questa struttura amministrativa e gestionale che continua a consentire che si trucchino bilanci e rendiconti con la compiacenza di tutti, salvo poi scoperchiare la pentola a giochi fatti.
Per questa stagione ho già scritto abbastanza. Grazie per avermi seguito
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