Sempre a fronte alta…Fischia il vento!
Sono arrivati tre punti ed è stato come bere un brodo di pollo ( e qua c’è ne stanno troppi) dopo aver subito una tormenta di neve in alta quota. Tre punti buoni per una classifica che cominciava ad essere preoccupante per la distanza dalle posizioni di coda che oramai sono più vicine di quelle di testa.Nessun miglioramento sul piano del gioco e le solite cazzate a tutto campo hanno fatto da corollario ad una riconquistata vittoria che specie alla favorita e’ ormai divenuta e considerata un miracolo. Così come per miracolo e’ giunto il gol di Le duaron o come caspita si chiama.La contestazione dei tifosi e’ stata onnipresente e sotto questo aspetto ha cominciato a sortire qualche effetto. Si è infatti rivisto Brunori titolare dal primo minuto , ci siamo evitati il sermone insensato di fine partita con Dionisi oratore ed abbiamo scoperto che De Sanctis oltre che un infausto fantasma ha anche delle sembianze umane.Brunori è sceso in campo dal primo minuto e di certo non ha fatto peggio di chi in precedenza l’ aveva sostituito, anzi ha pure rischiato di segnare ed è tanto, constatata l’anemia del nostro attacco. Dionisi e’stato contestato e fischiato dall’inizio al termine della partita a prescindere dalla confusionaria prestazione offerta dalla squadra in campo. Oramai è un colpevole – o ritenuto tale – di questo sfascio ed indietro non si torna. L’ha capito pure lui ed è stato ben contento di non esporsi alle interviste di fine partita nonostante i tre punti messi in saccoccia.In sala stampa stampa e’ andato quindi solo De Sanctis che ha pure ammesso che le cose non stanno andando per come previsto e che si tenterà di fare meglio nel girone di ritorno!!! Della serie sono una gallina e non un pollo quindi spero di fare le uova!!!Insomma una farsa che non ha impressionato nessuno e specie la frangia più calda del tifo ha rispedito al mittente pure le pecorelle sacrificali dei giocatori che oramai hanno imparato la lezioncina di prestarsi al sacrificio degli insulti e dei fischi stazionando sotto la curva. Non bastano tre punti occasionali per incollare i cocci di una squadra dimostratosi inadeguata sotto tutti gli aspetti, così come inutile appare il rimedio trovato dalla società per spegnere la contestazione e cioè quello di rimuovere velocemente ogni striscione di protesta avverso l’operato dei suoi fidi paladini: il fischio del vento non è più un sibilo che penetra da uno spiffero bensì un uragano di rabbia e di delusione, figlio di un amore ancora una volta tradito.
Lascia un messaggio