Correva l’anno – Europa Rosanero…

(Immagini a cura di Piero La Rosa)


Correva l’anno 2005. Il Palermo fa il suo debutto europeo contro lo “sconosciuto” Anorthosis di Famagosta, squadra Cipriota. E’ l’andata il primo turno della Uefa Cup, quella che 4 anni dopo avrebbe lasciato posto all’Europa League.

Al Renzo Barbera in quella notte la saranno però “soltanto” 13.000 circa i paganti. Per i presenti, soprattutto per chi ricorda ancora distintamente l’epoca della radiazione e del calvario tra C e B, è una notte di grande emozione.


Il Palermo, reduce dalla prima stagione in A dopo 32 anni e dal sesto posto ottenuto, dopo aver battuto pochi giorni prima l’Inter al Barbera per 3-2 vuole sorprendere anche alla sua prima esperienza nella seconda competizione europea per club e raggiungere almeno il girone. In panchina c’è un nuovo allenatore, Luigi Del Neri. C’è però da superare lo scoglio Anorthosis, squadra non irresistibile, ma che comunque fa paura (un debutto è sempre un debutto)

I rosanero, guidati da capitan Corini e reduci dalla partenza del bomber Luca Toni, trasferitosi alla Fiorentina nella calda estate ormai alla fine, schierano in avanti il neo-acquisto Caracciolo affiancato da Ciccio Brienza.

L’Anorthosis schiera invece una formazione di “Carneadi” tra cui però spicca Temuri Ketsbaia, punta di diamante e giocatore/allenatore dei ciprioti con un passato in Premier League.

Il Palermo parte subito bene ed al 5′ passa in vantaggio con un goal di Corini direttamente su punizione. Al 30′ Terlizzi viene atterrato in area e va sul dischetto Brienza che segna il suo primo goal in Europa con la maglia Rosanero. Brienza (al momento) è record man sia di presenze (15) che di goal (4 in coabitazione con Abel Hernandez) del Palermo in questa competizione.

Al 76′, sempre su punizione, è Ketsbaia ad accorciare le distanze, ma la gara si concluderà 2-1. A Cipro, al ritorno, due settimane più tardi, sarà goleada del Palermo che con un secco 0-4 conquisterà l’accesso alla fase a gironi.


L’emozione della prima volta, però, non si scorda mai…


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