Sempre a fronte alta – Ma dove sono i ghiaccioli all’arancia…???
Riassunto dell’ennesima puntata del teatro dell’assurdo…
Alla disputa del derby di Sicilia, che tornava dopo 7 anni, vista l’impossibilità di accesso allo stadio, hanno tentato di dare animo e colore, i tifosi palermitani che, nel pre-partita hanno incendiato con cori e torce l’intero Viale del Fante. La squadra è stata così salutata al suo arrivo allo stadio da centinaia di ultras rosanero che hanno richiesto sangue e sudore ai propri beniamini, per la madre di tutte le partite.
Dentro, invece, uno stadio vuoto e silenzioso, ha accolti i giocatori come una spiaggia d’inverno accoglie gli animatori dei lidi balneari…
La squadra rosanero, dal canto suo, si è ritrovata falcidiata dalle assenze, dovute ancora una volta al covid, che ne hanno ridotto ad appena 12, le presenze arruolabili per la sfida con il Catania. Alla vigilia della partita infatti, il covid, si è ancora una volta preso gioco dei regolamenti federali ed ha alletticato ben 7 giocatori rosanero, che si sono andati ad aggiungere ai 5 ancora convalescenti ed ai due squalificati della disputa di Catanzaro.
In totale la pattuglia di mister Boscaglia ha dovuto utilizzare soltanto 11 elementi più un eventuale portiere di riserva, che ha preso posto in panchina.
Detto in parole povere, non solo in campo doveva scendere solo chi era rimasto in piedi, ma ogni variante tattica o sostituzione, era comunque impossibilitata in partenza per il suo allenatore…
Tutto ciò, secondo quanto previste dalle norme federali, alle quali importano soltanto un minimo di raffazzonate presenze in campo, basta che si giochi e che lo spettacolo non si fermi!!!
Agli occhi dei telespettatori, nonostante tutto il Palermo ha vestito i panni del leone, dimenticandosi di essere invece destinato ad essere l’agnello sacrificale, ed ha disputato una partita storica che non è diventata epica soltanto perché “la solita giacca nera“ ha sbagliato a suo sfavore…
Eh già, perché nonostante tutto, anche l’arbitro ha voluto infierire sulla squadra e con diverse decisioni opinabili ha, prima consentito un gioco maschio a rischio di ulteriori infortuni non rimediabili e successivamente convalidando un gol, viziato da duplice fallo avversario che il giudice di var avrebbe annullato senza esitazione.
Ma il Palermo che per più di un’ora era stato in vantaggio, non si è curato neanche di questo ed ha portato in classifica un bel punto ed una prova di orgoglio, carattere, coraggio e dignità senza pari.
Ma le assurdità del derby non si concludono qua perché lo stesso servizio pubblico della Rai, che tramite il canale RaiSport, ha mandato in onda la partita in diretta, ha voluto dare sfoggio di se con delle riprese televisive degne di non si sa quale palcoscenico… Riprese fatte senza l’ausilio di qualche telecamera a bordo campo, senza le dovute zoommate per evidenziare i momenti clou, riprese fatte da una telecamera in tribuna senza ausilio di focalizzazione e di zoom… In compenso, riprese piene di primi piani del pallone e di momenti non focali allo svolgimento del gioco, anzi proprio mentre magari in campo succedeva qualcosa di interessante…
Il canone è dovuto… il buonservizio evidentemente no!!
Finita la partita, è stato bello comunque osservare i “prodi rossazzurri” abbracciarsi tra loro, contenti e soddisfatti di avere evitato, a dieci minuti dalla fine, una cocente sconfitta… mentre dall’altro lato, gli eroici giocatori rosanero, si davano forza e coraggio reciproca per le prossime sfide ravvicinate, rammaricandosi per questa vittoria sfuggitagli di mano… e di una emergenza che proseguirà ancora.
Quello che non è stato bello è stato, girare lo sguardo, ognuno dentro casa propria, e non trovare neanche un ghiacciolo all’arancia… da tirare in campo, come tradizione di derby comanda…
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